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A dieci anni dall’ultima edizione ritorna in libreria la versione aggiornata del “Codice della comunicazione digitale” (Ed. Egea) di Oreste Pollicino, Giovanni Pitruzzella ed Ernesto Apa. Oreste Pollicino è professore ordinario di Diritto costituzionale e regolamentazione dell’Intelligenza artificiale, nonché direttore del LLM in “Law of Technology and Automated systems” presso l’Università Bocconi. Giovanni Pitruzzella è giudice della Corte costituzionale; è stato avvocato generale della Corte di giustizia dell’Unione europea e presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, professore ordinario di diritto costituzionale. Ernesto Apa, avvocato, socio di Portolano Cavallo studio legale, è professore a contratto di Digital Markets and Services nell’Università Bocconi di Milano.
Gli autori hanno realizzato una revisione sostanziale del Codice, tenendo conto della complessità del contesto attuale e delle modifiche normative e regolamentari che si sono rapidamente succedute. La comunicazione digitale è, infatti, un settore in continua evoluzione, con il legislatore costretto ad apportare interventi normativi frequenti per stare al passo con i cambiamenti tecnologici. Nella nuova edizione del Codice Pollicino, Pitruzzella e Apa hanno fatto scelte significative. Il volume approfondisce le innovazioni in diversi ambiti, tra cui i regolamenti sui servizi digitali, il Codice del Consumo, la disciplina della pubblicità, i media audiovisivi e la proprietà intellettuale. Una attenzione particolare è stata rivolta al riordino del materiale normativo, senza tralasciare l’analisi della giurisprudenza nazionale ed europea.
«La comunicazione digitale – scrivono gli autori è costantemente interessata da profonde trasformazioni, che costringono il legislatore a continui interventi normativi, nel tentativo di tenere il passo con l’evoluzione tecnologica. Tale consapevolezza ci ha dissuasi dall’inseguire le novità con aggiornamenti frequenti del Codice, nella certezza che una tale rincorsa sarebbe stata fonte di sicure frustrazioni. Nondimeno, a distanza di dieci anni dall’ultima edizione, ci è sembrato ineludibile una revisione sostanziale dell’opera.
Quest’attività non è stata semplice e ha richiesto una lunga gestazione, considerando anche la velocità con cui le modifiche normative e regolamentari si sono susseguite. La stratificazione normativa ci ha spinto ad assumere altre decisioni difficili. Ad esempio, dopo lunga riflessione abbiamo eliminato l’intera sezione dedicata alla protezione dei dati personali, disciplina profondamente mutata a seguito dell’adozione a livello europeo del Regolamento generale sulla protezione dei dati, che ha portato a una riforma completa anche della normativa nazionale». Compito del giurista è anche quello di osservare i cambiamenti ed interpretarli nel migliore dei modi.
«Nell’ultimo decennio – commenta il professor Pollicino - l’offerta editoriale sul tema dei dati personali è molto cresciuta e oggi sono disponibili molte raccolte delle norme dedicate specificamente a quella materia, per cui ci è sembrato opportuno riservare il limitato spazio a nostra disposizione ad altri aspetti della disciplina della comunicazione digitale che ricevono minore attenzione dal mercato editoriale e nondimeno rivestono grande importanza. Solo per citarne alcuni, che sono stati interessati da significative innovazioni: il Regolamento sui servizi digitali e il Regolamento sui mercati digitali, il Codice del Consumo, che è stato revisionato alla luce delle novità introdotte dalla cd. Direttiva Omnibus, la disciplina della pubblicità, mutata coerentemente con le nuove esigenze della società, si pensi all’inasprimento dell’attività di contrasto alla ludopatia attuato con il cosiddetto “Decreto Dignità”.
Da ultimo, occorre ricordare la tutela della proprietà intellettuale, cui è dedicata una sezione ampiamente rivista alla luce della novella alla legge sul diritto d’autore con cui è stata recepita la Direttiva ( UE) n. 2019/ 790 e che a sua volta ha dato la stura a un’intensa attività regolamentare dell’AGCOM». La nuova edizione del Codice perfeziona anche l’opera di riordino del materiale normativo di primo e secondo livello, con particolare riferimento alla prassi regolamentare e interpretativa delle authorities nazionali ed europee, al fine di facilitarne la consultazione da parte degli addetti ai lavori.
«Abbiamo proseguito – evidenzia il giudice costituzionale Giovanni Pitruzzella - l’attività di rafforzamento del contatto tra il documento cartaceo e la parte digitale, grazie a un’offerta di contenuti che si è arricchita profondamente e che mira a rappresentare uno strumento utile soprattutto per l’approfondimento di prassi, linee guida e giurisprudenza rilevante, oltre che per avere una panoramica completa. I testi confluiti nel supporto cartaceo si focalizzano sulle esigenze più frequenti di chi si misura con i profili giuridici della comunicazione digitale. Talvolta, sono state selezionate le disposizioni maggiormente rilevanti, mantenendo la versione estesa del testo normativo solo nel digitale. Inoltre, il particolare attivismo che ha contraddistinto in questi anni le corti domestiche ed europee ha indotto a dedicare attenzione specifica al formante giurisprudenziale, attenzione di cui si ha traccia sia nei numerosi rimandi contenuti nelle note di commento a margine dei testi normativi raccolti nella versione cartacea, sia nella selezione ragionata di pronunce ospitata dalla versione digitale. Così, alla praticità di uno strumento agile per la consultazione si affianca la disponibilità di un’appendice digitale utile per finalità di approfondimento e di ricerca».
L’edizione 2025 del “Codice della comunicazione digitale” è il risultato pure di un lavoro di squadra. «Abbiamo avuto, ancora una volta – evidenzia il professor Ernesto Apa -, la fortuna di lavorare insieme a professionisti di altissimo livello, che hanno dato un contributo fondamentale alla realizzazione dell’opera: Donata Cordone, Eleonora Curreli, Filippo Frigerio, Eugenio Foco, Elena Mandarà, Chiara Marchisotti, Livia Petrucci, Luca Tormen. Ringraziamo inoltre coloro che, nel corso del tempo, hanno dato il loro apporto nell’attività di aggiornamento e revisione dei testi. Gianluca Ciccarese e Sofia d’Arena per tutti. Un ringraziamento speciale va a Marco Bassini, per i suoi consigli sempre preziosi che informano tanta parte del Codice, e a Fabiana Bisceglia, per l’attività di coordinamento svolta in maniera impareggiabile con passione, intelligenza e generosità. Infine, siamo grati a Portolano Cavallo per l’intenso, costante sostegno a questa iniziativa».