Dal 2020 il paradigma del posto fisso è stato messo in discussione e ha innescato forti cambiamenti negli stili di vita degli Italiani, che dopo anni di economia stagnante non sono più soddisfatti del proprio lavoro, che ha poche prospettive di crescita, specialmente per i giovani, che non fanno più della propria carriera professionale la priorità del vivere.
Una popolazione alla ricerca di una maggior qualità della vita ha determinato una forte “mobilità” lavorativa non solo ai vertici ma anche ai livelli più bassi delle figure professionali: emerge un venir meno dell’impegno lavorativo che ha caratteristiche trasversali, toccando sia uomini che donne con impatti molto forti per chi fa impresa e vive del Mercato del Lavoro.
A questa dinamica si somma la perdita del potere di acquisto, dovuto all’inflazione e la precarietà lavorativa che tendono a peggiorare il clima aziendale determinando di fatto un forte tasso di abbandono da parte dei lavoratori e una instabilità che diventa un elemento di criticità reale per una corretta gestione di impresa. Il forte turn over e la mobilità sono fenomeni che, a partire dalle risorse umane, impattano sulla produttività, sulla riduzione degli sprechi, sulla qualità dei prodotti e dei servizi, sulla capacità di innovarsi e rimanere efficienti.
Se parliamo di gestione del personale oggi non si parla più solo della difficoltà di mantenere i talenti ma anche di trattenere coloro che lasciano il lavoro per salari troppo bassi, un fenomeno accentuato dalla concorrenzialità alta tra le aziende dello stesso settore, che acelera il trend già in atto della mobilità lavorativa.
CONFIMEA cavalca questo cambiamento epocale e ritiene che sia necessaria una vera e propria rivoluzione in impresa, soprattutto delle piccole e medie, che devono mettere in primo piano la Persona: rendendo prioritario il benessere, la meritocrazia e la possibilità di crescita professionale dei propri dipendenti.
Le aziende devono diventare più attrattive se vogliono crescere e rimanere competitive: la soluzione per CONFIMEA IMPRESE non risiede certo nella riduzione dei giorni lavorativi a parità di salario, ma in un impegno attivo ad aumentare il potere di acquisto dei dipendenti attraverso il Welfare Aziendale.
Confimea Imprese propone alle proprie imprese associate un modello di Welfare Aziendale che si inserisce nella “Nuova Cultura di Impresa” in cui il welfare diventa un vero e proprio asset per la strategia dell’impresa di oggi e dell’immediato futuro. La progettazione di un Piano di Welfare personalizzato e performante è un’operazione necessaria ma soprattutto fattibile, perché permette di valorizzare le proprie risorse umane e mettere al centro dell’impresa la persona, formarla e fidelizzarla, abbattendo il Cuneo Fiscale per l’imprenditore che decide di investire sui propri dipendenti.
Il W.A. di CONFIMEA IMPRESE è uno strumento strategico ad alto Valore Percepito, soprattutto se si considera la difficoltà del sistema sanitario pubblico di rispondere alle esigenze degli italiani che sta diventando una vera e propria emergenza.
Per questo il Progetto Confederale non si limita aila fornitura di buoni pasto ma prevede un Welfare Sanitario Integrativo, in cui la Long Term Care tutela i lavoratori in caso di incidenti importanti che ne determinano l’invalidità lavorativa, in cui la Persona, che è al centro dell’impresa può scegliere come utilizzare l’investimento che l’imprenditore programma per i propri dipendenti.

Presidente di Confimea Impresa