Per impedire l’ingresso dei migranti l’Austria è pronta ad avviare i controlli anche in territorio italiano. L’annuncio – decisamente “invasivo” – è del direttore della polizia del Tirolo Helmut Tomac, pronto a impegnare oltre 250 agenti al valico di frontiera, dove è prevista la costruzione di una barriera di 370 metri. Indignata la reazione del premier italiano Matteo Renzi: «L’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro. Nei primi quattro mesi dell’anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015».I controlli sui convogli internazionali dovrebbero scattare dal primo giugno. Se l’Italia non dovesse consentire ai poliziotti di salire sui treni, già nella stazione di Fortezza, sarà istituita una fermata obbligatoria a Steinach, che causerà pesanti ritardi. In autostrada invece, subito dopo la galleria che ci divide dall’Austria, il traffico sarà rallentato e incanalato su quattro corsie, due per le autovetture e le moto, due per i mezzi pesanti. La polizia controllerà le persone e quelle ritenute “sospette” saranno deviate ei pressi dell’area di servizio Rosenberger, per l’identificazione.Ma non finisce qui. Il Parlamento austriaco, dove hanno ancora la maggioranza i socialisti del premier Werner Feymann, per tentare di arginare la crescita dell’estrema destra xenofoba dell’Fpoe ha approvato anche una controversa legge “blocca-profughi”, con 98 voti a favore e 67 contrari. Evidentemente non si è spenta l’eco della vittoria di Norbert Hofer nelle presidenziali di domenica scorsa.In base al nuovo provvedimento il governo può dichiarare "lo stato d’emergenza" se il numero dei migranti dovesse improvvisamente aumentare, consentendo di respingere la maggioranza dei richiedenti asilo direttamente al confine, inclusi quelli provenienti da Paesi in guerra come la Siria. «Se sarà necessario saranno inviati al Passo del Brennero anche i soldati». Servirà però il placet del ministro della Difesa.