«Eliminazione di Hamas e ritorno degli ostaggi», questo l'obiettivo di Israele, confermato dal ministro della Difesa Yoav Gallant. Con la fine della tregua e una parte degli ostaggi ancora in mano all'organizzazione islamista come è possibile raggiungere gli obiettivi? Un’inchiesta pubblicata sul settimanale israeliano + 972, che cita fonti dell’intelligence suggerisce che esiste più di una ragione per quello che sta succedendo. Dall'inizio del conflitto Israele avrebbe deliberatamente esteso l'autorizzazione per il bombardamento di obiettivi non militari, allentando i vincoli relativi alle vittime civili previste e soprattutto affidandosi all'uso di un sistema di intelligenza artificiale per generare il maggior numero di target potenziali. Così, per semplificare, molti dei 16mila morti palestinesi sarebbero stati provocati da un algoritmo.

Ecco perché l'operazione Spade di Ferro avrebbe indicato come strutture nemiche anche obiettivi di natura non prettamente militare. Questi includono residenze private, edifici pubblici, infrastrutture e grattacieli, che l'esercito definirebbe obiettivi di potere. Il sistema di AI si chiama 'Habsora' ( Il Vangelo), che può generare quasi automaticamente, a una velocità che supera di gran lunga ciò che era possibile in precedenza, i siti da colpire. Habsora sembra ragionare anche in termini di guerra psicologica, cosi verrebbe spiegata la distruzione di fonti energetiche con lo scopo di danneggiare la società civile palestinese. In questo modo si creerebbe uno shock che, tra le altre cose, dovrebbe portare i civili a fare pressione su Hamas.

Se confermata, la cosa peggiore è che l'esercito israeliano ha informazioni sulla stragrande maggioranza dei potenziali target a Gaza, comprese le case, potendo stabilire il numero di civili che potrebbero essere uccisi in un attacco contro un particolare obiettivo. Questo numero, dunque, sarebbe noto in anticipo alle unità di intelligence dell'esercito.

In questo modo verrebbe anche capito perché l IDF continua a dichiarare che gli attacchi sono diretti solo contro esponenti di Hamas. Habsora infatti consente all'esercito di effettuare attacchi su case residenziali in cui vive un singolo membro dell'organizzazione, anche quelli che sono giovani miliziani. Solo in parte vero, visto l'elevatissimo numero di morti, è chiaro che in questo senso l'interrogativo è se l AI e in grado di distinguere civili e combattenti.

La responsabilità sarebbe dunque umana se ordinare un attacco o meno su un obiettivo indicato dall'intelligenza artificiale. Alcuni ufficiali protagonisti dell'inchiesta non hanno negato che l'intento sarebbe quello di uccidere il maggior numero possibile di operativi nemici. Cioè l'obiettivo dichiarato da Gallant ( eradicare Hamas da Gaza), per cui i criteri per danneggiare i civili palestinesi sarebbero stati significativamente allentati. Questo, probabilmente anche per ragioni politiche interne a Israele, sarebbe dettato dal risparmiare tempo, invece di lavorare a una localizzazione più accurata.