Oltreoceano, grazie all'iniziativa dei Repubblicani, il dibattito sugli UFO è divenuto di attualità e inevitabilmente è giunto anche qui da noi. Come è noto, nel 2021 è stato declassificato il documento della Cia in cui è riportata l'analisi sui fenomeni aerei non identificati: sono state documentate 144 segnalazioni. Tuttavia, queste non vengono affatto classificate come segni di civiltà aliene in visita da noi; si tratta di fenomeni che possono avere origini naturali, ma anche essere veicoli di origine straniera. A conferma di ciò, l'anno scorso sono stati individuati, identificati e persino abbattuti i palloni sonda cinesi. Ma questa declassificazione arriva con vent'anni di ritardo rispetto all'Italia, che già nel 2001 aveva reso pubblici gli avvistamenti analizzati dalla nostra aeronautica militare. Tutti questi dati sono accessibili al pubblico sul sito del ministero della Difesa.

Leggendo tutti i casi riportati, risulta evidente che tali analisi non sembrano essere condotte con il rigore necessario: spesso vengono etichettati come Ovni (oggetti volanti non identificati) semplici avvistamenti, senza una reale indagine sugli eventuali fenomeni atmosferici, satelliti, aeromobili civili o altre possibili spiegazioni. L'aeronautica militare si limita a valutare solamente se nel luogo c'è stato traffico aereo o la presenza di sonde meteorologiche. Null'altro viene preso in considerazione. Il risultato di ciò è che a livello istituzionale sembra che il nostro Paese abbia un numero addirittura maggiore di oggetti non identificati (ben 177) rispetto agli Stati Uniti (con le loro 144 segnalazioni declassificate dalla Cia).

Questo scenario involontariamente apre la porta a chi crede che siamo visitati da entità extraterrestri. Tuttavia, è importante notare che tra questi resoconti emerge un caso che stona con gli altri. Si tratta di un avvistamento specifico, segnalato da una comunità locale nel 2018, che si distingue nettamente dagli altri casi. Questo avvistamento è stato effettivamente identificato dalle autorità della Difesa (o meglio, è stata riportata soltanto la parte della presenza di un caccia militare, mentre è stata ignorata la parte principale dell'avvistamento). Eppure, nell'immediatezza dell'avvistamento, la stessa Aeronautica Militare aveva smentito la presenza di aerei a bassa quota in quella valle. Questo fenomeno, che ha avuto luogo precisamente a Corio Canavese, in Piemonte, è stato portato all'attenzione del Parlamento tramite l'interrogazione di due deputati del Pd.

La difesa bolla come UFO fenomeni spiegabilissimi

Il fenomeno UFO ha avuto origine alla fine di giugno del 1947 con il nome giornalistico di "flying saucers" (dischi volanti, come vengono chiamati qui) sulla costa pacifica degli Stati Uniti, come una moda passeggera. Questa tendenza ha raggiunto il suo apice nella prima decade di luglio, per poi gradualmente attenuarsi fino a quasi scomparire. Tuttavia, a differenza di molte altre mode transitorie, questa mania è riemersa in nuovi cicli di interesse nel corso degli anni, spesso inaspettatamente, a volte accompagnata da un aumento delle notizie sugli "avvistamenti", altre volte no. Gli UFO, pertanto, rappresentano un fenomeno che, invece di svanire o diventare irrilevante, dal secondo mezzo del XX secolo costituiscono uno dei tratti distintivi della cultura contemporanea.

Naturalmente, anche in Italia ci sono gruppi di interesse legati a questo fenomeno. Inevitabilmente, si formano comunità e sette di adepti che sviluppano nuove religioni e stabiliscono legami con il mondo del cospirazionismo. Tra gli esempi, possiamo citare la comunità fondata da Giorgio Bongiovanni, noto per le stigmate, nonché per aver fondato la rivista Antimafia2000. Tra l’altro organizza convegni che coinvolgono ex magistrati dell'allora Procura di Palermo. Parliamo dell’ufologia religiosa applicata alla giustizia.

La ricerca “segreta” voluta da Andreotti

Tuttavia, non tutti sono degli invasati. In Italia, esiste il Centro Italiano Studi Ufologici (Cisu) che adotta un approccio scientifico. È importante notare che sono stati i membri stessi di questa associazione a fornire spiegazioni su fenomeni inizialmente classificati come Ovni dall'aeronautica militare. Di cosa si tratta? In seguito all'onda di avvistamenti di oggetti volanti non identificati avvenuta nel 1978, l'allora presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, designò l'Aeronautica militare quale organismo istituzionale incaricato di raccogliere, verificare e monitorare le segnalazioni relative agli Ovni. La responsabilità di raccogliere, verificare e monitorare tutte le segnalazioni riguardanti gli oggetti volanti non identificati ricade quindi nel reparto generale sicurezza dello stato maggiore dell'Aeronautica Militare, che fu designato come organo istituzionale per questo scopo. Tutte le diverse informazioni possedute da questo reparto riguardo agli Ovni, inclusi i resoconti provenienti da piloti, civili e militari, sono accessibili al pubblico fin dal 2001. Infatti, sul portale internet dell'Aeronautica militare, alla sezione "Oggetti Volanti Non Identificati", è possibile consultare un'aggiornata sintesi statistica riguardante le attività di verifica delle segnalazioni pervenute e le relative conclusioni.

Ma, come menzionato in precedenza, non sembrano essere condotte analisi rigorose. Per fare un esempio, nel 2021 vengono riportati alcuni avvistamenti di corpi numerosi, leggermente ovali, di dimensioni ridotte e luminosi. La Difesa afferma che l'evento non è stato associato a attività di volo o radiosondaggio, pertanto è stato classificato come Ovni. Nel contempo viene sottolineata un'analogia con i satelliti Starlink, che effettivamente hanno interessato il territorio italiano proprio in quel periodo. Ma allora che senso ha classificare quegli eventi come UFO, quando in realtà sono identificabilissimi?

Lo strano caso in Piemonte

Nel contempo, come anticipato, emerge una singolarità. Il 6 giugno 2018, poco prima delle 23, la popolazione locale di Corio, allarmata da un forte boato, ha osservato il volo di due caccia che sembravano inseguire una forte luce bianca che era risalita lungo la valle per poi fermarsi sopra il crinale della montagna e infine allontanarsi all'arrivo degli aerei. Si è scatenato un tam-tam sui social media e il caso è esploso. L'aeronautica Militare, attraverso il suo ufficio stampa, ha smentito la presenza di aerei che hanno sorvolato la zona di Corio a bassa quota, citando solo la presenza di un tornado, ma lontano dalle abitazioni. Il Centro Italiano Studi Ufologici (Cisu) ha raccolto diverse testimonianze e ha approfondito la questione. Il 12 giugno, la procura di Ivrea ha aperto un fascicolo. Il 18 giugno, il caso è approdato in parlamento tramite l'interrogazione degli onorevoli del Pd Francesca Bonomo e Davide Gariglio. Il sottosegretario alla Difesa ha smentito la presenza di più aerei e di un fenomeno luminoso, ma ha parlato solo di un tornado. Il 21 luglio, la procura ha reso nota la risposta dell'Aeronautica militare: i tornado diventano due, non uno solo, e si dice che fossero impegnati in un'esercitazione. Non c'è alcun riferimento alla luce bianca. Come detto, ciò verrà riportato anche nel sito dove vengono rapportati gli Ovni. Ma con una peculiarità: solo in questo caso viene specificato che non si tratta di un oggetto volante non identificato, perché si tratta di un solo veicolo militare. Si ritorna alla versione precedente. Ora è chiaro che qui, come giustamente osservano i membri del Cisu, che siamo di fronte a un evento ancora non chiarito a causa delle contraddizioni emerse. Era uno o più veicoli militari? E soprattutto cos’era quella luce bianca inseguita dai caccia? Extraterrestri o molto più banalmente un veicolo non italiano e quindi intercettato dalla nostra aviazione?