PHOTO
Lavrov Kiev
«L'Italia è in prima fila tra coloro che adottano sanzioni anti-Russia e promuove iniziative. All'inizio eravamo sorpresi, poi ci siamo abituati». Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, si esprime così nell'intervista a Zona Bianca, su Retequattro. «Ci sembrava che l’Italia avesse un approccio diverso e potrebbe distinguere il bianco dal nero. Alcune dichiarazioni di politici italiani sono andate oltre le norme diplomatiche. Io ho un bellissimo rapporto con il popolo italiano, non è questo in discussione», dice Lavrov, che affronta il tema della guerra Russia-Ucraina a 360 gradi. Terza guerra mondiale? «I mass media occidentali e i politici occidentali travisano, quando si parla delle minacce come la terza guerra mondiale. La Russia non ha mai interrotto gli sforzi che garantiranno il non svilupparsi della guerra», afferma. Il ministro degli Esteri russo ricorda gli accordi Gorbachov-Reagan e spiega che la Federazione russa è favorevole a una «dichiarazione che confermi che una guerra nucleare non può essere mai iniziata» ma gli Usa respingono questo accordo. Chi può portare la pace? «Domanda ottima ma abbastanza tardiva, i problemi sono iniziati anni fa, in realtà Zelensky aveva tutte le carte in mano» ma dopo la sua elezione non ha portato la pace. «Zelensky può portare la pace se interrompe gli ordini criminali ai battaglioni nazisti e ferma le ostilità. Non vogliamo che si arrenda ma che dia l'ordine di interrompere le ostilità e di lasciare i civili», insiste. Il ministro degli esteri russo ribadisce che «non vogliamo cambiare regime» in Ucraina, quella «è una specialità degli Sati Uniti. Vogliamo garantire la sicurezza nell'est del paese e che non arrivino minacce alla Russia dall'Ucraina», spiega. «La nazificazione esiste» in Ucraina, dice soffermandosi sull'obiettivo russo della "denazificazione". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è ebreo? «Anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei. Il governo ucraino è diventato uno strumento degli estremisti nazisti e del governo degli Stati Uniti».