Sulla disponibilità di Zelensky a discutere la volontà di aderire alla Nato e lo status della Crimea, dopo il ritiro delle truppe russe, «ha detto lo stesso prima dei colloqui in Turchia, quando le nostre truppe erano vicino a Kiev. La Russia ha ridotto l'attività in quella zona e ha ritirato le truppe. E poi ci sono state la messa in scena di Bucha e altre provocazioni. Kiev è venuta meno agli impegni che aveva accettato». Sono le parole del presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin, riportate dall'agenzia Tass. Per Volodin, Zelensky dovrebbe ritirare le truppe dalle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, se tiene alla gente del suo paese. Il portavoce della Duma ha affermato che le forze armate ucraine hanno già perso 23.367 persone mentre 1.464 persone si sono arrese a Mariupol fino a ieri e altre 2.500 sono bloccate nello stabilimento cittadino di Azovstal. «Se Zelensky si preoccupa per il popolo ucraino, dovrebbe prendere immediatamente le seguenti decisioni - sottolinea Volodin - In primo luogo, ritirare le truppe dalle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. In secondo luogo, firmare un accordo sulla Crimea, adottare uno status di non blocco, de-nazificare e smilitarizzare il paese. Non ci può essere altro modo».