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Guerra Russia Ucraina, attacco russo a Kiev
Nuova notte di fuoco nei cieli dell’Ucraina. Le forze di difesa aerea di Kiev hanno abbattuto 69 dei 96 droni lanciati dalla Russia tra la sera del 13 e la mattina del 14 ottobre. Lo riferisce l’Aeronautica militare ucraina su Telegram, citata da Ukrinform. L’attacco, uno dei più massicci delle ultime settimane, ha coinvolto droni d’attacco Shahed, Gerbera e altri modelli, partiti dalle regioni russe di Millerovo, Bryansk, Oryol, Kursk e Primorsko-Akhtarsk, oltre che dalla Crimea occupata.
Circa 60 droni su 96 erano di tipo Shahed, di fabbricazione iraniana. Secondo lo Stato Maggiore ucraino, l’attacco è stato respinto grazie al coordinamento tra aviazione, truppe antiaeree, unità di guerra elettronica e squadre mobili di difesa territoriale. In tutto il Paese sono stati registrati 27 attacchi in sette località, con danni da detriti in alcune aree. «L’offensiva è ancora in corso, diversi droni nemici restano nello spazio aereo ucraino», ha precisato l’Aeronautica.
Berlino: «Mosca pronta a sfidare i confini europei»
Il clima di tensione cresce anche sul fronte occidentale. Il capo del Servizio d’intelligence federale tedesco (BND), Martin Jager, ha dichiarato al Bundestag che la Russia «intende testare la solidità dei confini europei in qualsiasi momento». Ex ambasciatore a Kiev e ora presidente del BND, Jager ha definito Mosca un vero e proprio «avversario della Germania», denunciando «mezzi ibridi di guerra ormai onnipresenti». «La Russia mira a indebolire la Nato e a destabilizzare le democrazie europee. Nella migliore delle ipotesi viviamo in una pace fredda, che può esplodere da un momento all’altro», ha affermato Jager, citato da Bloomberg.
Il numero uno del BND ha invitato l’Europa a non illudersi di avere anni davanti prima di un possibile confronto militare diretto: «Non possiamo dare per scontato che un attacco russo non avverrà prima del 2029. Siamo già sotto attacco oggi».
Mosca: «Nessun avvelenamento di Assad»
Intanto, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha smentito le indiscrezioni su un presunto avvelenamento dell’ex presidente siriano Bashar al-Assad, rifugiato a Mosca con la famiglia. «Non si è verificato alcun avvelenamento. Assad vive serenamente nella nostra capitale», ha detto Lavrov, definendo la voce «pura invenzione». Lo Fsb russo ha annunciato di aver sventato un attentato terroristico a Mosca contro un alto funzionario del ministero della Difesa, attribuito a una collaborazione tra servizi ucraini e Stato Islamico (Isis). Sono stati arrestati tre cittadini russi e uno originario di un Paese dell’Asia centrale, indicato come l’esecutore materiale.
Secondo l’Fsb, l’uomo sarebbe stato reclutato dall’islamista Saidakbar Gulomov, già ricercato a livello internazionale da Russia e Uzbekistan, e guidato a distanza da Kiev. Le autorità hanno parlato di «operazione congiunta ucraino-jihadista» per destabilizzare Mosca.