“Guarderò dritto negli occhi di Joe Biden e gli dirò: sei licenziato”. L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si avvia a diventare il candidato ufficiale del Partito repubblicano alle elezioni di novembre, dopo la nuova vittoria ottenuta in Carolina del Sud contro l'ex ambasciatrice Nikki Haley. L'ex rappresentante permanente degli Usa alle Nazioni Unite ha perso nello Stato che lei stessa ha governato dal 2011 al 2017: con circa l'85 per cento dei voti conteggiati, ha ottenuto solo il 39,4 per cento dei consensi, contro il 60 di Trump.

La sconfitta nel suo stesso Stato rappresenta un duro colpo per la campagna elettorale della Haley, dopo che le principali cariche politiche della Carolina del Sud hanno sostenuto pubblicamente Trump: dai senatori Tim Scott e Lindsey Graham, fino al governatore, Henry McMaster.  Con la quarta vittoria decisiva, dopo avere trionfato anche in Iowa, in New Hampshire e in Nevada, l'ex presidente sembra ormai lanciato verso la nomination repubblicana.

Durante un discorso in Carolina del Sud, dopo che tutte le proiezioni hanno annunciato la sua vittoria alle primarie a nemmeno cinque minuti dalla chiusura dei seggi, Trump ha dichiarato che il risultato è stato anche superiore alle sue aspettative. "Il Partito repubblicano non è mai stato così unito”, ha aggiunto, ringraziando i suoi sostenitori. Haley, d'altro canto, ha ribadito di non essere intenzionata a ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca. “Sono una donna di parola: non smetterò di combattere sapendo che la maggioranza dei cittadini non sostiene né Joe Biden, né Donald Trump”, ha affermato durante un discorso a Charleston.

Anche se un nuovo duello tra Biden e Trump appare ormai sempre più probabile, la gara tra l'ex presidente e l'ex ambasciatrice continuerà sicuramente fino al 5 marzo, data del cosiddetto Super Tuesday, quando si voterà in 15 Stati diversi in cui ci si giocherà circa un terzo dei delegati necessari per confermare una candidatura ufficiale alle elezioni di novembre, ben prima della convention repubblicana di Milwaukee il 15-18 luglio che incoronerà formalmente il candidato del Gop. 

Da parte sua, Trump si mostra sempre più sicuro. Parlando alla Conferenza per l'azione politica dei conservatori (Cpac), kermesse politica annuale a cui partecipano attivisti e rappresentanti politici conservatori da diversi Paesi del mondo, l'ex presidente si è definito un "orgoglioso dissidente politico", affermando che le elezioni presidenziali di novembre saranno "il giorno del giudizio". Nel suo discorso è tornato ad attaccare il presidente Joe Biden, affermando che il 5 novembre, giorno delle urne, sarà “la giornata della liberazione per tutti i lavoratori onesti: ma per i bugiardi, i truffatori e gli impostori che sono al governo, sarà il giorno del giudizio”.