«Dopo una lunga notte di colloqui mediati dagli Stati Uniti, sono lieto di annunciare che India e Pakistan hanno concordato un cessate il fuoco totale e immediato». Lo ha scritto in un post su X il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con le «congratulazioni a entrambi i Paesi per il buonsenso e la grande intelligenza». «Grazie per l'attenzione sulla vicenda», conclude il presidente degli Stati Uniti, sempre più vicini all'India e da sempre con rapporti “difficili” con il Pakistan.

Islamabad conferma l'accordo con Nuova Delhi per un cessate il fuoco immediato annunciato da Donald Trump. «Pakistan e India hanno concordato un cessate il fuoco con effetto immediato. Il Pakistan ha sempre perseguito pace e sicurezza nella regione, senza compromettere la sua sovranità e integrità territoriale», ha dichiarato il ministro degli Esteri pachistano, Ishaq Dar.

Anche Nuova Delhi ha confermato, poco dopo Islamabad, l'accordo per il cessate il fuoco immediato. In una conferenza stampa lampo, il ministro degli Esteri Vikram Misri ha ricostruito che «il direttore generale delle operazioni militari in Pakistan ha chiamato la sua controparte indiana alle 15.35 (ora locale). Hanno concordato che entrambe le parti cesseranno ogni forma di combattimento e azione militare su terra, aria e mare con effetto dalle 5 di oggi (l'una in Italia)». 

India e Pakistan hanno concordato anche «l'avvio di negoziati diretti su una vasta gamma di questioni in un sito neutrale», ha reso noto il segretario di Stato Usa, Mark Rubio. «Nelle ultime 48 ora JD Vance e io ci siamo impegnati con esponenti di rango di India e Pakistan, inclusi i Premier Narendra Modi e Shehbaz Sharif», ha spiegato. Rubio ha sottolineato «la saggezza, prudenza e senso dello stato di Narendra Modi e Sharif nel scegliere la via della pace».