È stato giustiziato con l’iniezione letale Matthew Johnson, 49 anni, condannato a morte in Texas per l’omicidio di Nancy Harris, una donna di 76 anni uccisa nel 2012. L’uomo, detenuto nel carcere statale di Huntsville, aveva confessato di averle dato fuoco all’interno di un minimarket. Prima di morire ha rivolto un ultimo messaggio alla famiglia della vittima: «Guardandovi, rivedo lei quel giorno. Mi scuso. Non ho mai voluto farle del male».

Si tratta della seconda esecuzione della settimana negli Stati Uniti. Poche ore prima, nello Stato dell’Indiana, è stato giustiziato Benjamin Ritchie, 45 anni, colpevole dell’omicidio dell’agente di polizia Bill Toney, avvenuto nel 2000. Anche in questo caso è stata utilizzata l’iniezione letale.

Un’ulteriore esecuzione è prevista nei prossimi giorni in Tennessee, dove Oscar Smith, 75 anni, dovrebbe essere sottoposto alla pena capitale.

Nel 2025, gli Stati Uniti hanno finora eseguito 18 condanne a morte: 14 tramite iniezione letale, due per fucilazione e due mediante asfissia da azoto. Attualmente la pena di morte è stata abolita in 23 Stati su 50, mentre in altri tre – California, Oregon e Pennsylvania – è in vigore una moratoria che sospende le esecuzioni.