Gli abitanti di Denver hanno scelto di depenalizzare i funghetti allucinogeni. I risultati del referendum saranno ufficiali il 16 maggio, ma già si sa che hanno vinto i favorevoli seppure di un soffio ( appena 2 mila voti in più); e così la capitale del Colorado diventa la prima città statunitense a consentire l’uso di questa droga per uso personale, anche a scopo terapeutico; e a dare uno scossone al Controlled Substances Act voluto da Richard Nixon nel 1971.

La California ci ha provato ( fallendo) lo scorso anno, mentre gli attivisti dell’Oregon sperano di portare a casa il risultato alle elezioni del 2020. Il referendum popolare promosso dal gruppo Decriminalize Denver puntava a depenalizzare uso, possesso e coltivazione personale dei «funghetti magici», contenenti psilocibina. In particolare, la «Initiated Ordinance 301» - questo il nome della proposta invita a consentire l’uso esclusivamente in ambito privato e personale per chi ha almeno 21 anni.

A lungo popolare per uso ricreativo, la psilocibina è stata definita nel 2018 dalla Fda, l’agenzia di riferimento per i farmaci, come una «terapia in progress», una possibile cura alla depressione; e in effetti una serie di ricerche mediche ha dimostrato che può curare situazioni come l’ansia e la depressione, nei casi in cui i farmaci attualmente sul mercato non arrivano.

«La proposta è accompagnata da moltissimi dati scientifici e medici sugli effetti positivi della psilocibina», sostiene Kevin Matthews, a capo della campagna di Decriminalize Denver. Per Matthews si sta assistendo a una «rinascita delle sostanze psichedeliche non a scopo di sballo ma per fini terapeutici.