C'è attesa stamane nell'aula bunker del carcere di Caltanissetta dove è fissata da settimane presso la Corte d'Assise d'Appello, l'udienza a carico dell'imputato Matteo Messina Denaro, accusato di essere uno dei mandanti delle stragi di Capaci e via D'Amelio. E' la prima udienza di un processo dopo la cattura del padrino di Castelvetrano. Ed è tutto pronto qualora volesse presenziare. Il procuratore generale Antonino Patti ha spiegato che non vi è nessun impedimento. Da ieri è stata predisposta la videoconferenza «e il provvedimento relativo alla celebrazione del processo, gli è stato regolarmente notificato».

Finora Messina Denaro è stato giudicato da latitante e tutto il processo si è svolto in sua assenza. Il boss di Castelvetrano, condannato in primo grado all'ergastolo, è stato assistito dagli avvocati Salvatore Baglio e Giovanni Pace, nominati d'ufficio, ma il capomafia ha nominato come suo avvocato la nipote Lorenza Guttadauro. Il procuratore generale Antonino Patti, durante la sua requisitoria delle scorse settimana aveva chiesto la conferma dell'ergastolo. Oggi erano previste le conclusioni della difesa.