È di almeno 52 morti il bilancio provvisorio dei raid israeliani lanciati all’alba nella Striscia di Gaza. Tra le vittime, 33 (secondo la Difesa Civile palestinese) o 36 (secondo fonti sanitarie locali) sono state registrate all’interno della scuola Fahmi al-Jarjawi a Gaza City, utilizzata come rifugio da decine di sfollati, tra cui molti bambini.

Nel cortile della scuola, dove erano state allestite tende di fortuna, le immagini trasmesse da Al-Jazeera mostrano residenti che scavano tra le macerie in cerca di effetti personali e resti di vite quotidiane spezzate. Secondo quanto riferito dalla Protezione Civile, tra le vittime ci sono interi nuclei familiari.

L’attacco alla scuola

L’esercito israeliano ha confermato di aver colpito l’edificio, spiegando che l’obiettivo era un centro di comando e controllo di Hamas, dove si sarebbero trovati “terroristi di alto livello”. L’IDF accusa regolarmente il movimento islamista di utilizzare strutture civili, come scuole e ospedali, per nascondere armamenti e centri operativi. Hamas, da parte sua, nega queste accuse.

Palestinesi trasportano i corpi dei loro parenti, compresi i bambini, uccisi in un attacco aereo dell'esercito israeliano a Deir al-Balah, Gaza
Palestinesi trasportano i corpi dei loro parenti, compresi i bambini, uccisi in un attacco aereo dell'esercito israeliano a Deir al-Balah, Gaza
Palestinian carry the bodies of their relatives including children who were killed in an Israeli army airstrike in Deir al-Balah, Gaza, Wednesday, May 21, 2025. (AP Photo/Abdel Kareem Hana) Associated Press/LaPresse (APN)

Altri attacchi nella Striscia

Oltre alla scuola, un altro bombardamento ha colpito una casa a Jabalia, nel nord della Striscia: qui, riferisce la Protezione Civile, sono morte almeno 19 persone. In totale, nelle ultime 48 ore, l’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito oltre 200 obiettivi, tra cui postazioni di cecchini, missili anticarro e tunnel sotterranei.

Il contesto: il “Giorno di Gerusalemme”

Gli attacchi coincidono con il “Giorno di Gerusalemme”, ricorrenza che commemora l’occupazione israeliana del settore est della città avvenuta durante la guerra dei Sei Giorni del 1967. L’IDF ha dichiarato che tre razzi sono stati lanciati da Gaza: uno è stato intercettato, gli altri due sarebbero caduti in territorio palestinese.

La crisi umanitaria

Nel frattempo, cresce il bilancio complessivo delle vittime nella Striscia, dove le strutture sanitarie restano sotto pressione e l’accesso alle cure è sempre più difficile. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, oltre 38.000 persone hanno perso la vita da ottobre 2023 a oggi, e la percentuale di bambini tra i decessi resta drammaticamente alta.