Non c’è ancora la certezza assoluta che si tratti di terrorismo politico islamista, né tantomeno che ci sia qualche sorta di legame con la strage nelle moschee in Nuova Zelanda, per le quali l’Isis aveva preannunciato immediate rappresaglie. Certo però la pista del terrorismo è considerata dalla polizia olandese la più probabile. È stata la città di Utrecht ad aver vissuto ieri una giornata di sanguinoso terrore.

Un uomo ha aperto il fuoco a una fermata di tram, in piazza 24 ottobre, uccidendo almeno 3 persone e ferendone altre 9, tre delle quali in modo grave. Gli spari sono avvenuti vicino a un ponte: un uomo ha estratto un’arma e ha cominciato a sparare all'impazzata contro le persone. Diversi testimoni hanno sostenuto fin dall'inizio che c’erano più persone coinvolte nella sparatoria. «Probabilmente l’assalitore è uno, ma è anche possibile che siano diversi, questo non può essere escluso», ha detto in conferenza stampa il sindaco di Utrecht, Jan van Zanen. La polizia dopo una fitta ricerca casa per casa nel quartiere dell’attacco ha arrestato un sospetto, il suo nome è Gökmen Tanis, 37 anni, nato in Turchia, ritratto a bordo di un tram.

L'aggressore, da tempo nel mirino delle forze dell’ordine per possibile radicalizzazione, «era stato arrestato alcuni anni fa per presunti legami con l'Isis e poi rilasciato», ha riferito un uomo d'affari turco alla Bbc turca, aggiungendo che Tanis era andato a combattere anche in Cecenia. Tanis è stato processato più volte negli ultimi anni per tentato omicidio colposo e per reati minori. Nel dicembre 2013 era stato denunciato per aver sparato contro un condominio non molto distante dal luogo dell'attacco, mentre due settimane fa era stato in tribunale per rispondere dell'accusa di violenza sessuale.

In città era scattata la caccia all’uomo, le forze di sicurezza hanno circondato interi palazzi dove si pensava che potesse essersi rifugiato, e sono stati fatti almeno tre blitz prima di riuscire finalmente a catturarlo.

«La polizia indaga dunque sul probabile movente terroristico. «Ci sono stati spari in diversi luoghi stamane a Utrecht», ha dichiarato il capo dell'antiterrorismo olandese, Pieter- Jaap Aalbersberg. In città, il livello di minaccia terroristica è stato innalzato a cinque, quello più alto.

La polizia di Utrecht non esclude possano esserci «nuovi attacchi» e ha esortato tutti i cittadini a «restare in casa». Come misura precauzionale, tutte le moschee della città sono state evacuate e chiuse e la circolazione dei tram è stata fermata. Ma è allerta in tutte le città olandesi.

Le autorità olandesi hanno rafforzato la sicurezza anche nell'area del Parlamento all'Aja, inoltre hanno chiesto agli istituti scolastici di restare chiusi; la polizia militare ha deciso di aumentare la sorveglianza in diverse aree a cominciare dall'aeroporto internazionale di Schiphol ad Amsterdam.

La Germania ha annunciato da parte sue di aver aumentato le misure di sicurezza al confine con l'Olanda. Il primo ministro olandese Mark Rutte ha annullato un incontro della coalizione di governo e segue dal suo ufficio l’evolversi della situazione.