La Spagna ha imposto un divieto di transito per «aerei o navi statunitensi carichi di armi, munizioni o equipaggiamento militare» diretti a Israele attraverso le basi strategiche di Rota (Cadice) e Morón de la Frontera (Siviglia).

La notizia, riportata da El Paìs citando fonti vicine al Comitato congiunto Ispano-Americano, chiarisce la posizione di Madrid. «Rota e Morón non sono un colabrodo», hanno dichiarato le fonti, specificando che il divieto riguarda «sia quelli diretti direttamente in quel Paese, sia quelli con uno scalo come destinazione finale».

La base navale di Rota, nel sud-ovest della Spagna, riveste un ruolo cruciale per le forze USA e NATO, fungendo da scalo principale e ospitando il più grande deposito di armi e carburante d’Europa.

La sovranità e i precedenti

Le fonti consultate da El Paìs hanno ribadito la sovranità spagnola sulle strutture: «Rota e Morón sono basi sovrane spagnole, sotto il comando di un ufficiale militare spagnolo, e tutto ciò che accade lì deve essere autorizzato dalle autorità spagnole».

Nonostante le tensioni, è prevedibile che Washington cerchi vie alternative per non danneggiare le relazioni con Madrid, data la conoscenza e il rispetto per la posizione spagnola. Il quotidiano ricorda, ad esempio, i sei aerei F-35 consegnati a Israele in marzo e aprile dall'Amministrazione Trump che evitarono il transito dalle basi: «Questi caccia, che arrivavano con i contrassegni dell'aeronautica militare israeliana già dipinti sulla fusoliera, hanno fatto scalo alle isole Azzorre, secondo diverse fonti, prima di sorvolare lo Stretto di Gibilterra».

Regole per scali e carichi nucleari

Attualmente, è consentito che «gli aerei statunitensi dispiegati temporaneamente o permanentemente in Spagna possano entrare e uscire liberamente dal Paese, senza alcun requisito se non il rispetto delle normative spagnole sul traffico aereo». Tuttavia, «altri aerei dell'Aeronautica Militare statunitense devono richiedere un’autorizzazione espressa almeno 48 ore prima del loro arrivo». Un permesso specifico è richiesto anche per il trasporto di «personalità, merci pericolose, passeggeri o merci che potrebbero essere controverse per la Spagna».

Per le navi, il meccanismo di autorizzazione è simile, con un preavviso minimo di cinque giorni per gli scali. Esiste, inoltre, una clausola storica in base alla quale la Spagna si è impegnata a «non chiedere che tipo di armi trasportano». Le fonti spiegano che questo impegno «non si riferisce al carico, ma all'armamento a bordo e risponde al contesto di Guerra Fredda in cui fu firmato l'accordo: l'obiettivo era impedire all'Unione Sovietica di sapere quali navi statunitensi trasportassero armi nucleari».

Il paradosso, sottolinea El Paìs, risiede nel fatto che, dal referendum NATO del 1986, è vietato «introdurre armi nucleari nel territorio spagnolo». Ne consegue un rapporto basato sulla fiducia tra alleati: la Spagna non chiede, ma Washington è consapevole del divieto.