Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha dichiarato che «la probabilità che la Russia sia dietro i misteriosi voli di droni su diversi aeroporti scandinavi è piuttosto alta». L’affermazione, rilasciata all’emittente TV4, arriva a pochi giorni dal vertice Ue di Copenaghen. Kristersson ha sottolineato che «nessuno lo sa con certezza», ma ha aggiunto che «abbiamo la conferma che i droni entrati nello spazio aereo polacco all’inizio di settembre fossero russi».

Chiusure e allerta in Scandinavia

Gli avvistamenti si sono intensificati in Norvegia e Danimarca a partire dal 22 settembre, provocando la chiusura temporanea di diversi aeroporti. Sabato sera droni sono stati osservati anche sopra siti militari danesi per il secondo giorno consecutivo, aumentando le preoccupazioni sulla sicurezza. Per garantire il regolare svolgimento del vertice europeo, la Danimarca ha disposto la chiusura totale dello spazio aereo ai droni civili fino a venerdì. La misura serve a evitare confusione tra velivoli autorizzati e droni ostili.

Sanzioni e scenari geopolitici

Le autorità danesi hanno precisato che la violazione del divieto potrà comportare multe salate o pene detentive fino a due anni. Intanto, l’ipotesi di una responsabilità russa alimenta nuove tensioni tra Mosca e i Paesi scandinavi, già in prima linea nel sostegno a Kiev.