La Sicilia è assediata dalle fiamme, alimentate dal vento di scirocco e dal grande caldo (sfiorati i 40 gradi). I roghi hanno provocato ovunque devastazione: colpite soprattutto le Madonie. Cancellati numerosi voli all’aeroporto di Palermo. In tilt anche il traffico ferroviario con sospensioni sulla linea Messina-Palermo, soprattutto tra Fiumetorto e Sant’Agata e fra Caronia e Santo Stefano. Chiusa la A20 Messina-Palermo, in entrambe le carreggiate tra gli svincoli di Buonfornello e Castelbuono: alcune auto sono state liberate dai pompieri in una galleria invasa dal fumo.Transito inibito per gli incendi anche sulla A29 Palermo-Mazara del Vallo, in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Carini e Cinisi, e sulla strada statale 113 "Settentrionale Sicula". Qui le fiamme sono divampate tra Lascari e Cefalù, centro nel quale sono state sospese le attività ambulatoriali e i ricoveri programmati al “Giglio”.Una sessantina gli intossicati: molti anziani, ma anche bambini come quelli di un asilo di Monreale, condotti all’ospedale Ingrassia. Decisa la chiusura della Riserva dello Zingaro, nel Trapanese. In fiamme tantissimi ettari di bosco, a Gratteri, Terrasini e Contessa Entellina. Le forti folate per ore hanno reso difficili le operazioni di spegnimento, ostacolando l’azione dei canadair. In campo decine di squadre dei vigili dei fuoco, della Forestale e della Protezione civile. Inevitabile il panico tra case, strutture ricettive, villaggi turistici, aziende e imprese agricole. Molti residenti si sono riversati in strada. In assenza di minacce prossime, è stato consigliato di rimanere in casa, sigillando le finestre.Gli incendi non hanno dato tregua neppure nelle province di Agrigento e Messina. Chiusa a causa di un vasto focolaio, in località Cresta, la statale 116 Randazzo-Capo d’Orlando. Durissimo Giuseppe Antoci, un mese fa vittima di un agguato intimidatorio: «Non daremo tregua ai piromani, sarà guerra spietata fin quando non verranno assicurati alla giustizia. È già partita un’azione di repressione nei confronti degli ignobili individui che alimentano disastro e terrore». Il presidente del Parco dei Nebrodi non ha dubbi sulla natura dolosa degli incendi, che vengono appiccati ormai da anni.A completare una giornata da horror, quanto avvenuto a bordo dell’aliscafo “Masaccio” della Sns, che stava attraccando nel porto dell’isola di Stromboli alle Eolie. Il forte vento e il mare agitato hanno spinto il natante che, durante le fasi di attracco, ha urtato contro il pontile di Scari. Il comandante è comunque riuscito a far scendere tutti a terra velocemente: a bordo 123 persone, tra passeggeri e personale dell’equipaggio, nessun ferito. L’aliscafo, partito da Milazzo, è rimasto danneggiato e si è adagiato su un fianco, prima di affondare parzialmente.