“Siamo a un passo dalla caccia all'ebreo e da atti di aperta violenza nei confronti di istituzioni ebraiche religiose e dei loro rappresentanti”. L'allarme arriva da una nota di Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano, in relazione ai manifesti apparsi ieri a Milano durante una manifestazione pro Palestina. 

“Quanto messo in piazza dai manifestanti propal è di una gravità eccezionale - dice -. Questo purtroppo a dimostrazione di come oramai non ci sia più alcun limite che possa considerarsi insuperabile nella sua inaccettabilità. Si è creata una spirale di cieco odio antisemita e appelli genocidi ormai equiparabili a quelli di matrice nazi-fascista degli anni '30 e '40 dello scorso secolo”. L'appellativo “Agente sionista” ieri stato ripetuto sui cartelli che raffiguravano i volti, tra gli altri, della senatrice a vita Liliana Segre e del ministro della Difesa Guido Crosetto.

Lo stesso trattamento è stato riservato a Riccardo Pacifici, vicepresidente della European Jewish Association, John Elkann e il giornalista Francesco Giubilei. Tra slogan contro l'alleanza atlantica e cori contro l'esecutivo Meloni, reo di non aver condannato le azioni del governo israeliano, si è svolto un minuto di silenzio in ricordo di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, esposta anche una bandiera del partito.

Levata di scudi da parte della politica in difesa della senatrice a vita, a partire dai presidenti di Senato e Camera. ''Condanna ferma e decisa per quanto accaduto al corteo pro Palestina di Milano. Ci troviamo dinnanzi a pericolose violenze verbali e diffamazioni che non possono essere accettate. A Liliana Segre, Guido Crosetto e Riccardo Pacifici giunga la solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica", dice Ignazio La Russa, mentre Lorenzo Fontana stigmatizza le "intollerabili parole d'odio''. Giovanni Donzelli di Fdi esprime ''solidarietà'' alla comunità ebraica di Milano. ''Siamo stufi di questa ennesima manifestazione di odio con annesse minacce personali perfino alla senatrice Liliana Segre'' recita, invece, una nota diffusa dal direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano, Davide Romano.

La ministra Daniela Santanchè bolla quanto accaduto come "vergognoso e ignobile e va condannato senza se e senza ma". Solidarietà alla Segre arriva da Italia Viva che con Enrico Borghi condanna le "derive fanatiche, intolleranti e offensive che inquinano il dibattito pubblico e non fanno altro che alimentare tensioni", mentre per il Pd Piero Fassino parla di ''odio cieco'' in nome di un ''finto pacifismo''. Quanto accaduto è "un fatto indegno che insulta la città, che deve restare un esempio di apertura e pluralismo culturale", sottolinea Maurizio Lupi, leader di Noi moderati.

Anche a Roma, intanto, sono state sensibilizzate ulteriormente a Roma le misure di sicurezza al ghetto e agli obiettivi sensibili della comunità ebraica, alla luce della situazione in Medio Oriente e dei cortei pro Palestina annunciati a ridosso dell'anniversario del 7 ottobre nella capitale e vietati nei giorni scorsi. Il livello di sicurezza, secondo quanto si apprende, era già altissimo.