La serata di ieri si è chiusa con un voto al cardiopalma al Senato: 51 favorevoli, 49 contrari. La “Great, Big, Beautiful Bill”, maxi legge di spesa voluta da Donald Trump, supera lo scoglio per un soffio con l’approcazione dell'apertura del dibattito formale sulla legge di spesa. Il presidente esulta su Truth Social: «Grande vittoria…». Ringrazia Rick Scott, Mike Lee, Ron Johnson e Cynthia Lummis, «patrioti repubblicani» che «amano il Paese». Elenca le priorità: crescita, tagli agli sprechi, confini sicuri, sostegno ai veterani, Medicaid mirato, difesa del Secondo Emendamento. Chiude con l’immancabile «Dio benedica l’America».

Il testo vale 1 800 miliardi di dollari. Rifinanzia il governo fino al 30 settembre 2026, aumenta il bilancio del Pentagono del 4 %, investe 45 miliardi in muri, droni e pattugliamenti, prolunga i crediti d’imposta “made in Usa” e introduce un tetto selettivo alla spesa sanitaria. In pratica il disegno di legge estende i tagli fiscali del 2017 e introduce nuove misure promesse da Trump in campagna elettorale, come la detassazione degli straordinari, delle mance e delle pensioni. Include anche tagli a Medicaid, riforme ai programmi di assistenza alimentare e maggiori fondi per ospedali rurali.

Dietro l’entusiasmo ci sono due voti di rottura. Thom Tillis (North Carolina) e Rand Paul (Kentucky) scelgono il no. Trump li attacca subito. Annuncia colloqui con possibili sfidanti di Tillis e chiede ironicamente «che cosa prenda» Paul. Messaggio netto: con me o contro di me. Tillis critica l’assenza di un meccanismo di tagli automatici, Paul parla di «spreco sulle spalle dei nipoti». I democratici colgono la crepa. Chuck Schumer definisce il piano «un pacchetto di regali ai ricchi» e promette emendamenti su Medicaid e clima.

Ieri Elon Musk è tornato intanto ad attaccare il presidente Trump, dopo lo scontro violento tra i due delle scorse settimane. «L'ultima proposta di legge del Senato distruggerà milioni di posti di lavoro in America e causerà un immenso danno strategico al nostro Paese - ha scritto il patron di Tesla su X -. Completamente folle e distruttivo. Sovvenziona le industrie del passato, danneggiando gravemente quelle del futuro».

Dopo il voto procedurale chiave, la maggioranza repubblicana deve ancora fare i conti con le numerose richieste di senatori che chiedono modifiche al disegno di legge. I tempi sono estremamente stretti. Trump minaccia il veto su qualsiasi taglio a Difesa e frontiere. Alla Camera il Freedom Caucus, il blocco più conservatore,  conta 22 voti decisivi. I conservatori chiedono un limite di spesa quinquennale e lo stop a 12 miliardi di fondi verdi. Se lo speaker non troverà i numeri, serviranno voti democratici e il testo tornerà al Senato. 

L’obiettivo è chiudere entro il 15 luglio, vigilia della convention di Milwaukee. Ogni giorno di ritardo avvicina lo spettro di uno shutdown estivo. 

In chiusura, Trump rivendica di essere «orgoglioso del partito» e rilancia l’hashtag #MAGA. Il messaggio è semplice: approvare la Beautiful Bill, mostrare unità, preparare la campagna d’autunno. Chi si mette di traverso affronterà primarie infuocate.