Euro 2016 è iniziato ieri in un paese avvitato nella crisi; crisi sociale, politica, ma anche crisi di fiducia e di identità. La formidabile contestazione alla Loi travail, la discussa riforma del codice del lavoro voluta dal presidente socialista Hollande sta riuscendo a coagulare la rabbia di tanti settori della società francese in un ciclo di proteste che non si vedeva da decenni, almeno dai grandi scioperi del 1995 contro la riforma della previdenza voluta dall’allora premier Alain Juppé. Dopo i blocchi stradali, i picchetti davanti alle raffinerie e alle centrali nucleari, le agitazioni dei ferrotranvieri, i cortei studenteschi con tanto di guerriglia urbana e cariche della polizia, lo sciopero dei netturbini che sta sommergendo Parigi di rifiuti, anche i piloti di Air France hanno deciso di incrociare le braccia per quattro giorni. Di fronte al fallimento dei negoziati con la Cgt, il primo sindacato francese, il governo Valls, dopo aver «implorato» il segretario Martinez di «sospendere» la protesta prova ad alzare la voce e a mostrare i muscoli, minacciando la precettazione dei ferrovieri. «Siamo pronti - ha avvertito il ministro dei Trasporti Alain Vidalies - a usare ogni mezzo disponibile per consentire ai tifosi di recarsi negli stadi. Se dovremo emettere un’ordinanza, lo faremo. Non possiamo tollerare azioni che minacciano la grande celebrazione. Lo sciopero non ha più senso», ha specificato. L’unica notizia confortante per l’esecutivo di centro sinistra arriva sul fronte dello sciopero dei netturbini, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha infatti promesso che «tutta la spazzatura» accumulata in città a causa dello sciopero sarà raccolta nelle prossime ore. Le operazioni, ha assicurato, «sono già cominciate». Dal canto suo Martinez, che dalla radicalizzazione dello scontro sta ricavando consensi e popolarità inedite, fa sapere che il sindcatao andrà avanti nella linea dura, aprendo un piccolo spiraglio: «La mobilitazione va avanti, tuttavia siamo disposti a incontrare la ministra del lavoro Myriam El Khomri anche questo fine settimana se lei lo desidera». Nonostante la piccola apertura, le trattative sono più che mnai complicate visto che il governo ha fatto sapere che non modificherà l’impianto della riforma del lavoro e la Cgt non intende firmare alcun compromesso.Il conflitto sociale si intreccia con le emergenze di Euro 2016, obiettivo conclamato del terrorismo jihadista che nellultimo hanno ha seminato morte e paura oltre le Alpi; la kermesse sportiva inoltre è accompagnata dalla scia di violenze tra tifosi, polizia e popolazione locale nelle città dove si disputano le gare, un’emergenza che fino ad ora era stata sottovalutata dall’informazione. Il primo episodio è avvenuto a Marsiglia, poche ore prima del fischio di inizio dell’Europeo e alla vigilia della temuta Inghilterra-Russia. La notte scorsa le forze dell’ordine hanno disperso con lanci di lacrimogeni circa 200 supporters inglesi che nenella zona del porto vecchio, si sono affrontati con giovani marsigliesi: lanci di bottiglie, sedie e bombe carta. Due supporters britannici sono stati arrestati. Per la gara di stasera al Velodrome, considerata ad altissimo rischio, saranno impegnati circa 1.100 agenti intorno allo stadio, e altri 650 in diversi punti della città.Il presidente tedesco, Joachim Gauck, si dice «preoccupato» per la questione sicurezza: «Sono palesemente preoccupato, come molte altre persone in Europa. Preoccupato di vedere che questa festa pacifica possa essere turbata», ha dichiarato il capo di Stato all’agenzia Dpa, ricordando che i francesi «hanno accumulato esperienze amare» ma hanno anche molto investito in termini di sicurezza.In questo quadro caotico il Presidente francese, Francois Hollande prova a forzare la realtà mostrando un artificioso ottimismo: «I Campionati europei non saranno solo una festa del calcio ma una festa dell’idea europea». Sarà, ma le parole del decadente Hollande più che un’attenta analisi della situazione sembrano un esorcismo politico.