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Nicolas Sarkozy
Secondo il settimanale Le Point, Nicolas Sarkozy, 70 anni, ex presidente della Repubblica francese, detenuto nel carcere parigino della Santé, si nutre quasi esclusivamente di yogurt per il timore che il cibo servito in cella possa essere manomesso o contaminato. «Consapevole dell’ostilità dei detenuti, rifiuta ogni piatto che gli venga consegnato», scrive la rivista. «Non sa cucinare e per principio non vuole farlo».
Sarkozy è in carcere dal 21 ottobre, dopo la condanna a cinque anni di reclusione per associazione a delinquere nel processo sui presunti finanziamenti libici alla campagna elettorale del 2007. Un caso giudiziario senza precedenti nella storia francese, mai accaduto per un ex capo di Stato.
Il ministro della Giustizia Gérald Darmanin ha ammesso di aver fatto visita a Sarkozy nel carcere della Santé, spiegando di aver “semplicemente svolto il proprio lavoro” e di voler verificare le condizioni di detenzione «di un ex presidente, figura tutelata dalla Repubblica». «Il codice penitenziario impone al ministro di garantire il buon funzionamento del servizio pubblico», ha dichiarato, aggiungendo: «Se accadesse qualcosa a Sarkozy, il Parlamento mi chiederebbe conto».
La visita, tuttavia, ha scatenato una tempesta politica e giudiziaria: una trentina di avvocati ha presentato denuncia contro Darmanin per presunto conflitto di interessi, definendo il suo gesto «inopportuno» e «politicamente pericoloso».
Il 10 novembre l’udienza sulla scarcerazione
La Corte d’appello di Parigi esaminerà il 10 novembre la richiesta di rilascio avanzata dai legali dell’ex presidente, che puntano a ottenere la libertà provvisoria sotto controllo giudiziario. Sarkozy, già sottoposto in passato a braccialetto elettronico per un’altra condanna per corruzione e traffico d’influenze, si dichiara innocente e definisce la detenzione «un affronto alla giustizia». La decisione della Corte è attesa nella stessa giornata e potrebbe portare alla scarcerazione immediata.


