La Russia ha attaccato la capitale ucraina, Kiev, e la città occidentale di Leopoli con 57 missili e droni la notte scorsa. A renderlo noto sono stati funzionari ucraini. Secondo quanto postato su Telegram dall’aeronautica di Kiev, la difesa ucraina ha distrutto 18 dei 29 missili e 25 dei 28 droni lanciati dalla Russia.

Secondo lo stato maggiore delle forze armate ucraine, in totale la Russia ha lanciato 14 attacchi missilistici e 106 attacchi aerei contro le posizioni delle truppe ucraine e le aree popolate, a seguito degli attacchi terroristici russi.

In Russia, intanto, è iniziata la giornata di lutto nazionale per le vittime del feroce attacco terroristico nella sala concerti del Crocus, nella periferia di Mosca, dove sono morte almeno 133 persone, mentre vanno avanti e ricerche dei corpi nei locali carbonizzati, in quello che è l'attacco terroristico peggiore, in Russia, negli ultimi 20 anni.

Secondo alcuni funzionari americani, l’attentato è opera dello Stato Islamico-Khorosan (Isis-K), un ramo dello Stato Islamico attivo in Pakistan, Afghanistan e Iran. Una versione che i notiziari statali russi hanno messo in dubbio, puntando il dito contro l’Ucraina e i suoi sostenitori occidentali, accusa che Kiev nega.

Quattro le persone arrestate e ritenute dalla Russia responsabili dell’attacco terroristico, pochi i dettagli diffusi su di loro: il ministero dell’Interno ha informato che si tratta di cittadini stranieri e i media di Stato hanno diffuso il video dell’interrogatorio di un sospettato che parlava dell’attentato con un interprete.

Le autorità di Kiev, che ha attivato le difese aeree questa mattina, hanno affermato che la Russia sta incolpando l’Ucraina dell’attacco per fomentare «l’isteria anti-ucraina nella società russa». L’attacco ha inferto un duro colpo politico a Putin , un leader per il quale la sicurezza nazionale è fondamentale.