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Migliaia di persone a Roma per il Pride a tutela dei diritti e per chiederne altri, difendendo quelli acquisiti dalle minacce, dice qualcuno, «del governo Meloni». 

È questo il clima in piazza della Repubblica da dove è partita la sfilata che coinvolge carri ed esponenti della politica. Presente il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che pochi giorni fa ha registrato l’atto di nascita di un bambino nato all’estero da maternità surrogata in polemica con il governo. Ed è presente la segretaria del Pd, Elly Schlein. «È importante essere qui, il Pd sarà sempre nei luoghi della tutela e della promozione dei diritti Lgbtq+, a partire dal matrimonio egualitario, dalle adozioni e riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali – ha detto la leader dem – Siamo qui perché è giusto e importante esserci, ed è invece sbagliato che non ci sia la Regione Lazio: non dimentichiamo che chi oggi governa l'Italia sono gli stessi che hanno affossato con un applauso, difficile da dimenticare, una legge di civiltà come la legge Zan». 

E proprio Alessandro Zan spiega che «il pride è ormai una festa collettiva di massa e la questione ha indignato molta parte dell’opinione pubblica perché dare un patrocinio e poi ritirarlo perché è arrivato un diktat dall’alto mi pare francamente poco rispettoso delle istituzioni che dovrebbero essere di tutte e di tutti». 

Arriva Maria Elena Boschi con una delegazione di Iv direttamente dal Congresso di Napoli, e c’è +Europa, con un suo carro: a bordo la leader Emma Bonino, il segretario Riccardo Magi, il deputato Benedetto Della Vedova, la tesoriera Carla Taibi, il vicesegretario Piercamillo Falasca, dirigenti e militanti del partito. «A livello politico qualunque diritto è sempre divisivo, in tutta la mia vita ho sempre detto questo e non mi impressiona – ha detto Bonino – La società è già andata avanti, è la politica che arranca sui diritti. L’unica alternativa che hanno è: o proibirli o ignorarli, affrontare i diritti mai, ma i diritti non chiedono permessi, tantomeno le scuse». 

Sul carro anche il giornalista e divulgatore scientifico, Alessandro Cecchi Paone con il compagno Simone Antolini, l’attrice hard Roberta Gemma, esponenti della comunità iraniana e bielorussa che sfilano in solidarietà con i propri popoli oppressi da dittature, si legge in una nota di+Europa. C’è anche una Venere di Botticelli usata dal governo nella campagna”Open to meraviglia”in versione Lgbti+: la Venere indossa una t-shirt di +Europa con la scritta “Open to love”.