Un nuovo attacco aereo israeliano ha colpito un complesso residenziale nel campo profughi di Jabalia nella Striscia di Gaza causando 150 tra morti e feriti. Tra le vittime si contano donne e bambini, come riporta l'agenzia Wafa. La comunità locale ha richiesto urgente assistenza per trasportare i feriti, ma i continui attacchi rendono difficoltoso l’arrivo delle squadre di soccorso, aggravando il dramma umano della popolazione civile.

L’attacco ha devastato abitazioni appartenenti a numerose famiglie locali, tra cui Najjar, Abu Al-Ouf, Salman, Hijazi, Abu Qumsan, Aql e altre ancora. La situazione si aggrava anche nella città di Khan Younis, dove un raid israeliano ha provocato 33 vittime, di cui 14 erano bambini. I medici dell’Nasser Medical Complex riferiscono che questi bambini sono morti per soffocamento causato dalle bombe e dai detriti generati dall’attacco.

Difficoltà nei soccorsi e lavoro di assistenza

I residenti delle zone colpite lanciano appelli urgenti per il soccorso dei feriti, ma gli attacchi continuativi rendono pericoloso l’accesso alle aree devastate. Le squadre di primo soccorso affrontano numerosi ostacoli mentre tentano di raggiungere la scena e salvare le persone intrappolate sotto le macerie. In questo contesto, molte vittime non riescono a ottenere l'assistenza necessaria.

Scontri anche in Libano: la tensione cresce

Nel Libano meridionale, gli scontri tra forze israeliane e gruppi armati locali proseguono, aggravando ulteriormente il clima di tensione nella regione. Cinque soldati riservisti israeliani sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco. Le forze armate israeliane hanno confermato le identità dei soldati caduti e riportato feriti gravi. La situazione in Libano peggiora anche a causa delle dichiarazioni del ministro dell'Informazione libanese, Ziad Makary, che ha definito l’uccisione di tre reporter un "crimine di guerra".

Nuovi attacchi aerei e vittime in aumento

Un altro raid israeliano ha colpito una residenza a sud di Gaza, nella zona di al-Manara a Khan Younis, causando almeno 23 vittime. Secondo Al Jazeera, l'attacco ha distrutto più edifici, lasciando molte persone intrappolate. La tragedia tocca anche i giornalisti, con Al Mayadeen che accusa le forze israeliane di aver attaccato intenzionalmente i reporter.