Israele sta indagando sull'attacco avvenuto nella notte su Rafah. Lo ha affermato il procuratore generale militare delle forze armate israeliane (Idf), il generale Yifat Tomer Yerushalmi, sottolineando che "i dettagli dell'incidente molto grave sono ancora sotto inchiesta".

Secondo quanto riferito dal portavoce del governo israeliano Avi Hyman, come riferisce l'agenzia Reuters, i primi risultati dell'inchiesta israeliana sul bombardamento mostrano che le vittime sono state causate da un incendio scoppiato dopo l'attacco, che aveva preso di mira un edificio dove si trovavano presumibilmente i leader di Hamas.

Lo Stato ebraico sta anche indagando sulle accuse di abusi e torture nei confronti di detenuti palestinesi nella base militare di Sde Teiman e su prigionieri morti durante la custodia dell'Idf. "Ad oggi, sono state aperte 70 indagini della polizia militare su incidenti che hanno sollevato il sospetto di reati penali", ha aggiunto Yerushalmi. "Prendiamo molto sul serio queste accuse e stiamo lavorando per chiarirle".

La dinamica dell’attacco a Rafah, l’Idf rivendica l’uccisione di due ufficiali di Hamas


L'attacco  aereo sferrato ieri contro un campo di rifugiati palestinesi, che ha causato la morte di almeno 45 persone, ha colpito una tendopoli in una zona umanitaria della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e secondo il ministero della Salute della Striscia, amministrata da Hamas, la maggior parte delle vittime dell'attacco erano donne e bambini. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno rivendicato l'uccisione di due alti ufficiali di Hamas. 

Nelle ultime settimane le Idf hanno progressivamente accerchiato la città di Rafah, dove oltre un milione di sfollati palestinesi ha trovato rifugio dai combattimenti nella Striscia. L'offensiva israeliana sulla città si è progressivamente intensificata, ma non ha ancora assunto il carattere di una vera e propria invasione di terra, secondo l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che si oppone a un attacco in piena regola nell'insediamento.

L'attacco è giunto poco dopo l'ordine rivolto a Israele dalla Corte internazionale di Giustizia di fermare l'offensiva a Rafah. Ieri oltre 120 camion carichi di aiuti umanitari hanno raggiunto la città dal vicino confine con l'Egitto: si tratta del primo convoglio di aiuti ad attraversare il confine dall'inizio di questo mese, quando le forze israeliane hanno occupato il valico. Non è ancora chiaro, secondo i media statunitensi, se i gruppi umanitari abbiano avuto effettivamente accesso agli aiuti che hanno attraversato il confine.

Erdogan: “Netanyahu come Hitler”

Il premier israeliano Benjamin "Netanyahu, in difficoltà, e la sua cerchia di assassini cercano di estendere la presa sul potere massacrando la gente mentre non riescono a sconfiggere la resistenza palestinese". Si è espresso così il leader turco, Recep Tayyip Erdogan, in dichiarazioni rilanciate dall'agenzia turca Anadolu dopo l'ultimo raid israeliano su Rafah. "Netanyahu non si salverà dall'essere deplorato come Milosevic, Karadzic e Hitler, che sta imitando", ha incalzato Erdogan che più volte negli ultimi mesi ha attaccato Netanyahu.

Madrid richiama l’ambasciatrice in Israele: “Crimine di guerra”

La vice presidente del consiglio spagnola, Yolanda Díaz, ha richiamato per consultazioni immediate l'ambasciatrice spagnola in Israele, Ana María Salomon, dopo "l'atroce crimine di guerra" commessi con i raid a Rafah. "Israele è tornato a commettere un altro atroce crimine di guerra", ha scritto Diaz, leader della coalizione della sinistra spagnola Sumar, affermando che il governo non può "normalizzare le relazioni diplomatiche" con l'esecutivo di Benjamin Netanyahu.

Macron: “Indignato per l’attacco sugli sfollati”

Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto "indignato dai bombardamenti israeliani che hanno fatto molte vittime tra gli sfollati a Rafah". "Queste operazioni devono cessare", ha scritto Macron su X, affermando che "non ci sono zone sicure per i civili a Rafah". "Faccio appello al pieno rispetto del diritto internazionale e al cessate il fuoco immediato", ha aggiunto Macron. 

Anche Berlino condanna l’attacco

Il governo tedesco ritiene che Israele abbia commesso un errore in relazione all'attacco aereo su Rafah. Il portavoce del governo Steffen Hebestreit, riporta la Zdf, ha sottolineato che sono attualmente in corso indagini in Israele per determinare se l'attacco sia stato mirato ma, che "in ogni caso, è stato commesso un errore, questo si può già dire". La questione delle motivazioni dell'attacco deve ancora essere esaminata, ha detto ancora il portavoce del governo tedesco.

L’allarme del Qatar: negoziati a rischio

Gli attacchi israeliani a Rafah potrebbero "ostacolare" i colloqui per una tregua a Gaza e la liberazione di ostaggi. E' l'allarme lanciato dal Qatar che, insieme a Egitto e Usa, media i negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Bombardamenti israeliani su un campo di Rafah, nell'estremo sud della Striscia, hanno causato almeno 40 morti, secondo i soccorritori.