Silvio Berlusconi è stato «una personalità globale che ha fatto molto per costruire relazioni a lungo termine fra la Federazione Russa e la Nato». Con queste parole, Vladimir Putin ha voluto ricordare lo storico amico italiano davanti al Forum economico internazionale di San Pietroburgo (Spief) prima di chiedere all’assemblea un minuto di silenzio per onorare l’ex premier scomparso.

Il rapporto tra i due, si sa, è sempre stato molto stretto e andava oltre le relazioni diplomatiche, proseguito probabilmente, secondo il racconto fatto pochi mesi fa dallo stesso Cavaliere ad alcuni parlamentari azzurri, anche dopo l’invasione dell’Ucraina.

E ora Putin omaggia colui che ha lavorato per tenere buone le relazioni tra Mosca e i Paesi dell’Alleanza atlantica. Quella stessa Nato che adesso, secondo il presidente russo, «è coinvolta nel conflitto in Ucraina. Stanno rifornendo Kiev di equipaggiamento militare e ora stanno prendendo in considerazione l'opzione di fornire aerei», dice. «Ieri e oggi in Ucraina bruciano i carri armati Leopard e sarà lo stesso con i caccia F-16».

Del resto, è il ragionamento putiniano davanti al Forum, «Distruggere un qualsiasi edificio al centro di Kiev non costa nulla, ma non lo facciamo per una serie di considerazioni. Se abbiamo distrutto cinque complessi Patriot vicino Kiev, cosa ci costa distruggere un qualsiasi edifico o infrastruttura a Kiev?», è la minaccia di chi è convinto che la controffensiva ucraina non abbia alcuna possibilità di successo. Anche perché la produzione delle armi più richieste in Russia è aumentata di dieci volte, fa sapere Putin, che poi ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come «una disgrazia per il popolo ebraico». «Abbiamo un'industria della difesa che si sviluppa giorno dopo giorno. Abbiamo aumentato la produzione di prodotti militari di 2,7 volte e quella dei campioni di armi più popolari di dieci volte. Le imprese militari lavorano in due o tre turni».

Il tutto, sempre secondo la narrazione del Cremlino, in condizioni di lavoro migliorate, visto che a partire dal 1° gennaio 2024, è l’annuncio, il salario minimo in Russia verrà aumentato del 18,5 per cento.