L'immagine di Putin e Macron ai due capi del tavolo, separati da ben quattro metri, aveva sollevato chiacchiere e ipotesi sulla visita del presidente francese a Mosca di lunedì scorso per discutere della crisi ucraina. E ora il Cremlino ha confermato che il presidente francese è stato tenuto a distanza dal leader russo perché il capo dellEliseo non ha voluto sottoporsi a un tampone molecolare. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha riferito ai giornalisti di comprendere la posizione del leader di Parigi ma la priorità è proteggere Putin. Da qui la decisione di mantenere il distanziamento. Non si è trattato di una questione politica e non ha avuto conseguenze sui colloqui incentrati sulla crisi ucraina. Secondo le ricostruzioni dei media francesi, Macron era stato avvertito con anticipo del rigido protocollo sanitario imposto dal Cremlino, giudicato «inaccettabile» dalla presidenza francese. «Non potevamo accettare che venisse recuperato il Dna del presidente», ha spiegato una delle due fonti francesi. «I russi ci hanno detto che Putin doveva restare in una rigida bolla sanitaria», ha affermato la seconda fonte. Anche altri leader internazionali come il primo ministro ungherese Viktor Orban e il premier iraniano Ebrhaim Raissisi sono rifiutati di fare il tampone in occasione dei loro recenti incontri con Putin. La notizia era trapelata ieri sera: Reuters ha citato fonti dellentourge di Macron, secondo cui al presidente francese sono state date due opzioni, accettare il molecolare fatto dalle autorità russe oppure rispettare un severo distanziamento sociale. «Sapevamo bene che avrebbe comportato niente strette di mano e quel lungo tavolo, ma non potevamo accettare che mettessero le mani sul Dna del presidente», ha riferito una delle fonti, riferendosi a problemi di sicurezza. Ieri il capo del Cremlino ha visto il collega kazako, Kassym-JomartTokayev: con lui, invece, ci sono state strette di mano e un colloquio in cui a separarli cera solo un piccolo tavolino.