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Proteste a Parigi
La Francia è stata attraversata da una nuova ondata di proteste organizzate dal movimento “Bloquons Tout” (“Blocchiamo tutto”), nato online durante l’estate e sceso nelle piazze contro i tagli alla spesa pubblica decisi dal presidente Emmanuel Macron. Secondo il ministero dell’Interno, sono stati effettuati oltre 470 arresti, di cui 200 solo a Parigi, ma il numero è destinato a salire con il proseguire delle manifestazioni.
A Rennes un autobus è stato incendiato, mentre nel sud-ovest del Paese danni ai cavi elettrici, dati alle fiamme, hanno provocato la sospensione del traffico ferroviario. A Parigi, nel quartiere Châtelet, è stata incendiata la facciata di un ristorante coreano e il Museo del Louvre ha annunciato la chiusura eccezionale di alcune sale.
Le tensioni si sono estese anche alla tangenziale della capitale, dove i manifestanti hanno tentato di bloccare il traffico durante l’ora di punta. Le forze dell’ordine hanno disperso i cortei con gas lacrimogeni. Barricate improvvisate e lanci di oggetti contro la polizia si sono registrati in diverse zone della città.
Manifestazioni da nord a sud
Le proteste hanno coinvolto numerose città francesi: da Marsiglia a Lione, da Nantes a Grenoble, fino a Lille e Caen. Nel complesso, secondo le stime, circa 175mila persone hanno preso parte alle manifestazioni.
Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha accusato gruppi radicali di sinistra di essersi infiltrati nei cortei: «Si tratta di piccoli gruppi esperti, mobili, spesso incappucciati e vestiti di nero, segni tipici dei movimenti di estrema sinistra». Se la mattinata è stata segnata dagli scontri, nel pomeriggio le manifestazioni hanno assunto toni più pacifici, con migliaia di persone che hanno sfilato nel centro di Parigi con cartelli contro Macron e il nuovo primo ministro Sébastien Lecornu. Quest’ultimo, insediatosi da poche ore a Matignon, ha promesso ai francesi una «rottura con il passato» e cambiamenti concreti: «Ai francesi dico che ce la faremo. Servono trasformazioni non solo nella forma, ma anche nella sostanza».