Multe fino a 4mila euro, limiti al trasporto pubblico e impiego dell’esercito. Sono solo alcuni passaggi della bozza del nuovo decreto, in discussione oggi in Consiglio dei ministri, con il quale verranno riordinate tutte le misure disposte fino ad oggi dal presidente Giuseppe Conte. Un nuovo testo, dunque, che raggruppa tutti i precedenti dpcm e che fa ordine tra i divieti imposti per contenere il rischio di diffusione. Misure che possono essere reiterate più volte, di mese in mese, «fino al 31 luglio 2020 - limite fissato dalla dichiarazione di stato d'emergenza pubblicata in Gazzetta ufficiale il 31 gennaio scorso, ndr - e con possibilità di modularne l’applicazione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus». Tali disposizioni potranno però essere modulate dalle Regioni e dai Comuni sulla base del variare del rischio, con misure più restrittive o più blande a seconda delle specifiche situazioni.

I divieti imposti dal governo

  La bozza conferma la limitazione della circolazione delle persone, «anche prevedendo limitazioni alla possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora, se non per spostamenti individuali, limitati nel tempo e nello spazio e motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni». Per evitare il rischio di spostamenti, dunque, sarà possibile anche chiudere al pubblico le strade e le aree pubbliche, come parchi e giardini, imponendo inoltre il divieto di allontanamento o di ingresso in altri comuni, province o regioni. Imposti, poi, la quarantena precauzionale per chi ha avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva, divieto assoluto di allontanamento dalla propria abitazione per i positivi in quarantena e limiti ad assembramenti - in pubblico o privato - con la sospensione di manifestazioni, eventi - anche religiosi - e congressi.

Riduzione dei servizi di trasporto e negozi chiusi

  Stop agli sport, chiusi gli impianti sportivi, anche privati e tutti i luoghi d’arte o luoghi di aggregazione di ogni natura, comprese scuole e università. Ma non solo: sarà anche possibile disporre o affidare alle competenti autorità statali e regionali «la riduzione, la sospensione o la soppressione dei servizi di trasporto di persone e di merci, automobilistico, ferroviario, aereo, marittimo, nelle acque interne, anche non di linea, nonché di trasporto pubblico locale». Limitazione o sospensione delle attività commerciali di vendita al dettaglio, garantendo in ogni caso un’adeguata reperibilità dei generi alimentari e di prima necessità pur evitando assembramenti, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire il rispetto di una distanza di sicurezza, limitazione o sospensione delle attività di somministrazione al pubblico di bevande e alimenti, nonché di consumo sul posto di alimenti e bevande, compresi bar e ristoranti, limitazione o sospensione di ogni altra attività d’impresa o di attività professionali e di lavoro autonomo con possibilità di esclusione dei servizi di pubblica necessità previa assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e con adozione di adeguati strumenti di protezione individuale, limitazione o chiusura di fiere e mercati, divieti o limitazioni per gli accompagnatori dei pazienti nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso, limiti alle visite in strutture di ospitalità, obblighi di comunicazione al servizio sanitario nazionale per coloro che sono passati da zone a rischio, misure di informazione e di prevenzione rispetto al rischio epidemiologico, regolamentazione del lavoro agile.

Multe fino a 4mila euro e intervento dell'Esercito

  Il mancato rispetto delle misure «è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 4.000». Prevista la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni e il sequestro del veicolo, in caso di spostamenti non giustificati, con fermo amministrativo da uno a tre mesi. In caso di reiterata violazione la sanzione può essere raddoppiata. Ma non solo: «il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure avvalendosi delle Forze di polizia e, ove occorra, delle Forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali».