Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e l'ex presidente Donald Trump hanno vinto le primarie dei partiti Democratico e Repubblicano che si sono tenute ieri in vista delle prossime elezioni presidenziali in cinque Stati dell'Unione. Biden si è aggiudicato le primarie del Partito democratico in Arizona, Illinois, Kansas e Ohio, mentre Trump ha vinto le primarie del Partito repubblicano in quei quattro Stati e in Florida, dove invece i Democratici non ha organizzato la consultazione, presentando direttamente la sola candidatura di Biden. Quest'ultimo e Trump hanno già ottenuto lo scorso 12 marzo il numero minino dei delegati necessari per la nomina a candidati dei rispettivi partiti.

Entrambi affrontano ormai incontrastati le primarie rimanenti, ma in Ohio, Illinois e Florida una porzione significativa dell'elettorato repubblicano, tra il 14 e il 20 per cento, ha espresso la propria preferenza per l'ex ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Nikki Haley, che pure si era gia' ritirata dopo le ripetute sconfitte subite negli ultimi mesi. In Kansas e in Ohio, invece, Biden si è dovuto misurare con il voto di protesta legato al pur riluttante sostegno della sua amministrazione alla campagna militare di Israele a Gaza: il 10 e il 13 per cento degli elettori democratici che hanno preso parte alle primarie nei due Stati hanno rifiutato di barrare la casella con il nome del presidente Biden.

Gli Stati cruciali

Avendo già ottenuto i delegati necessari alla nomina, sia Biden che Trump - scrive l’Agenzia Nova - si stanno già concentrando sul consolidamento dei consensi negli "Stati chiave" che risulteranno cruciali per l'esito delle prossime elezioni presidenziali. Negli ultimi giorni Biden ha visitato il Nevada e l'Arizona nell'ambito di uno sforzo per la raccolta di fondi a sostegno della sua rielezione alla Casa Bianca.

Il presidente ha approfittato della visita in Arizona per corteggiare l'elettorato latinoamericano dello Stato: «Siete in larga parte la ragione per cui ho battuto Donald Trump», ha detto Biden durante un evento a Phoenix, riferendosi alla sua vittoria in quello Stato alle elezioni presidenziali del 2020. «Ho un gran bisogno di voi», ha aggiunto Biden, prima di puntare l'indice contro Trump accusandolo di razzismo per i passati commenti dell'ex presidente in merito all'immigrazione irregolare dall'America latina. «A Trump interessano solo i ricchi», ha aggiunto il presidente Usa.

La campagna elettorale del presidente ha lanciato un programma nazionale per mobilitare il voto dell'elettorato latinoamericano, che nel 2020 ha dimostrato di essere meno monoliticamente schierato in favore dei Democratici, ed anzi, in alcuni Stati - come la Florida - ha sostenuto in forze l'ex presidente Trump. Gli ultimi sondaggi danno Biden in svantaggio in Arizona e in Nevada: secondo Decision Desk Hq, in entrambi gli Stati Trump gode di un vantaggio superiore a cinque punti percentuali.

La sfida tra Democratici e Repubblicani

Oltre alle primarie presidenziali, Trump ha incassato ieri una vittoria indiretta nello Stato dell'Ohio, dove il candidato da lui sostenuto, Bernie Moreno, ha vinto le primarie del Partito repubblicano per il Senato federale. Moreno, un facoltoso imprenditore nel settore della vendita di auto e debuttante della politica, ha sconfitto il senatore statale Matt Dolan e il segretario di Stato Frank LaRose, e affronterà a novembre il senatore democratico uscente Sherrod Brown. Dolan godeva del sostegno dell'establishment del Partito repubblicano, incluso il governatore dell'Ohio Mike DeWine.

In Illinois, invece, l'ala istituzionale del Partito democratico ha incassato una vittoria contro l'ala socialista del partito: il senatore 82enne uscente Danny Davis ha vinto infatti le primarie democratiche per il Senato federale contro la sua sfidante progressista Kina Collins.