La Corte Costituzionale del Portogallo ha bloccato un disegno di legge approvato dalla maggioranza parlamentare di destra, con il sostegno dell’estrema destra, che puntava a limitare il flusso di migranti restringendo l’accesso al ricongiungimento familiare.

Secondo la Consulta, le nuove norme “limitavano in modo sproporzionato e iniquo il principio dell’unità familiare”, principio sancito dalla Costituzione.

La legge torna in Parlamento dopo la pausa estiva

A sollevare il caso davanti all’Alta Corte è stato il presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa, che aveva contestato le modifiche introdotte dalla riforma voluta dal premier Luis Montenegro.

Dopo la decisione della Corte, Rebelo de Sousa ha rinviato il testo al Parlamento, che tornerà a discuterlo dopo la pausa estiva, a settembre.

«Rischio di disintegrazione del nucleo familiare»

Il presidente della Corte costituzionale portoghese, José João Abrantes, ha spiegato che le nuove norme «possono portare alla disintegrazione del nucleo familiare di un cittadino straniero titolare di un permesso di soggiorno» e violare i diritti garantiti dalla Costituzione.

Il giudizio di incostituzionalità riguarda diversi emendamenti che avrebbero reso più difficile la riunione legale dei familiari con i migranti già presenti in Portogallo.