La Russia conferma l'arresto di otto persone in relazione all'esplosione di sabato mattina sul ponte di Kerch e per l'"attacco terroristico" punta il dito contro l'intelligence militare ucraina e il suo numero uno. «Il servizio di sicurezza federale, insieme al comitato investigativo, hanno stabilito che l'organizzatore dell'attacco terroristico sul ponte di Crimea è la Direzione principale di intelligence del ministero ucraino della Difesa, il suo capo Kyrylo Budanov, i suoi dipendenti e agenti - afferma l'Fsb secondo l'agenzia russa Tass - Sono stati arrestati cinque cittadini russi e altre tre persone fra cittadini di Ucraina e Armenia che hanno partecipato alla preparazione di questo crimine». Intanto una forte esplosione è stata avvertita stamani a Melitopol, città dell'Ucraina meridionale occupata dalle forze russe. Lo riporta The Kyiv Independent che cita il sindaco Ivan Fedorov e riferisce che secondo le prime notizie sarebbe esploso un veicolo. Secondo le autorità locali della città occupata citate dall'agenzia russa Tass, l'esplosione è stata invece "lieve" ed è avvenuta nei pressi «dell'ingresso principale del mercato centrale di Melitopol». Sarebbe stata provocata da un «ordigno di fabbricazione artigianale». Non vengono segnalate vittime né danni. Le truppe russe hanno bombardato nella notte Nikopol, nella regione di Dnipro ha riferito su Telegram il capo regionale Valentin Reznichenko, precisando che durante la notte sono stati registrati sette bombardamenti con «oltre 100 missili. Uno di essi ha colpito direttamente una casa privata ferendo una bambina di sei anni e sua madre, ricoverate ora in ospedale».