«A seguito di numerose segnalazioni giunteci da molti cittadini e apprese anche direttamente, il signor Gino Cecchettin, mio tramite, comunica che ogni attività diffamatoria e denigratoria posta in essere nei propri confronti e nei confronti della propria famiglia troverà pronta reazione a termini di legge». Lo scrive in una nota l'avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia di Giulia Cecchettin, uccisa in provincia di Venezia dall'ex fidanzato Filippo Turetta. «È spaventoso dover vedere simili azioni in una tragedia di queste dimensioni e nel dolore che questa famiglia sta vivendo - sottolinea - ed è pertanto doveroso, per il signor Cecchettin, assumere ogni iniziativa conseguente».

«È vero che di pazzi è pieno il mondo - aggiunge - ma questi leoni da tastiera vanno fermati. Abbiamo ricevuto davvero tante segnalazioni di post diffamatori, uno dietro l’altro, in una sorta di totale delirio. Io stesso ne ho visti tantissimi: uno diceva perfino che Gino, essendo ingegnere, avrebbe calcolato ogni reazione al dramma per promuovere la sua azienda. È ora che questa gente si assuma le proprie responsabilità».

Come sottolinea l'avvocato, «abbiamo tre mesi di tempo per agire penalmente e siamo pronti a presentare anche cento denunce se necessario. È una questione di immagine e onorabilità. Ma siccome queste persone le puoi colpire solo nel portafoglio, valuteremo se chiedere un risarcimento. Dopodiché sappiamo bene che tutto ciò è opera di una parte infinitesimale degli italiani, perché il resto ha espresso una vicinanza alla famiglia che ci ha colpiti».

Anche Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ha presentato querela nei confronti del consigliere regionale ed ex consigliere della lista Zaia, Stefano Valdegamberi, che in un post aveva scritto che la sorella di Giulia «ha simboli satanici e fa la recita».