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ROBERT FRANCIS PREVOST PAPA LEONE XIV
«Il matrimonio non è un ideale, ma il canone dell’amore vero tra l’uomo e la donna: amore totale, fedele, fecondo». Con queste parole, Papa Leone XIV ha aperto l’omelia del Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani, celebrato in Vaticano, lanciando un forte messaggio sul valore fondativo della famiglia nella società contemporanea.
Il pontefice ha incoraggiato i genitori a essere esempio concreto per i propri figli, educandoli alla libertà attraverso l’obbedienza, mentre ha rivolto un pensiero speciale ai bambini: «Siate grati ai vostri genitori. Dire ‘grazie’ per il dono della vita è il primo modo di onorarli». Ai nonni e agli anziani, Leone XIV ha chiesto di «vegliare con saggezza e compassione», richiamando la responsabilità educativa delle generazioni più mature.
«Il futuro dei popoli è generato dalle famiglie», ha poi aggiunto il Papa, sottolineando come, negli ultimi anni, la Chiesa abbia elevato all’onore degli altari non solo singoli santi, ma anche coppie sposate, unite nella vita e nella fede. Tra queste, ha citato i coniugi Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux, i Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi e la famiglia Ulma, sterminata in Polonia per aver nascosto ebrei durante la Seconda guerra mondiale.
«In famiglia, la fede si trasmette come il cibo a tavola: condivisa, vissuta, tramandata con affetto», ha detto il pontefice, definendo la casa il primo luogo in cui incontrare Gesù. Leone XIV ha inoltre denunciato ogni uso distorto della libertà, «invocata non per donare la vita, ma per toglierla, non per soccorrere, ma per offendere».
Di fronte al male e alla disgregazione delle relazioni umane, ha ricordato la forza unificante dell’amore di Dio: «Gesù continua a pregare il Padre per noi: questa preghiera è un balsamo, un annuncio di perdono e riconciliazione». L’invito finale è un appello all’unità: «Siamo qui per essere uno, come il Signore ci vuole uno. Diversi, ma uniti, in ogni età della vita». «Se viviamo fondati su Cristo, saremo segno di pace nella società e nel mondo», ha concluso il Papa, tra l’applauso dei fedeli riuniti in Piazza San Pietro.