«Adempiere ogni giustizia: che cosa vuol dire? Noi tante volte abbiamo un'idea ristretta di giustizia e pensiamo che essa significhi: chi sbaglia paga e soddisfa così il torto che ha compiuto. Ma la giustizia di Dio, come la Scrittura insegna, è molto più grande: non ha come fine la condanna del colpevole, ma la sua salvezza e la sua rinascita, il renderlo giusto». Queste le parole di Papa Francesco all'Angelus. «È una giustizia che viene dall'amore, da quelle viscere di

compassione e di misericordia», ha aggiunto davanti a trentamila fedeli, secondo la Gendarmeria vaticana.

Poi, quasi a voler sgombrare il campo dalle polemiche di questi ultimi giorni ha detto: «Fratelli, condividiamo, portiamo i pesi gli uni degli altri, invece di chiacchierare e dividere guardiamoci con compassione, aiutiamoci a vicenda. Chiediamoci: io sono una persona che divide o che condivide? Di Gesù o del chiacchiericcio? Il chiacchiericcio è un'arma letale che uccide

la fratellanza».

Papa Francesco ha rivolto il suo pensiero, come di consueto, alla tragedia della guerra in Ucraina: «Non dimentichiamo i nostri fratelli e le nostre sorelle ucraine: soffrono tanto per questo Natale in guerra senza luce o caldo, Soffrono tanto, per favore non dimentichiamoli. Penso alle mamme delle vittime della guerra, dei soldati uccisi, russe e ucraine, Penso ad ambedue. È il prezzo della guerra. Penso a loro, siano ucraine siano russe».

Papa Francesco nell'omelia della Messa per il Battesimo del Signore, dopo aver impartito il sacramento del battesimo ad un gruppo di neonati nella Cappella Sisitina, ha detto: «Adesso sono silenziosi, ma magari fra poco qualuno darà il La» e allora tutti inizieranno a farsi

sentire: «I bambini sono sinfonici», ha detto Papa Francesco nell'omelia della Messa per il Battesimo del Signore, dopo aver impartito il sacramento del battesinmo ad un gruppo nutrito di

neonati. «Lasciateli gridare, lasciateli piangere, magari qualcuno ha fame», ha aggiunto «allattateli in libertà. Qualcuno potebbe avere caldo, stiano tutti comodi».

«Festeggiamo oggi questo inizio di cammino», ha detto ancora Bergoglio, «questi bambini iniziano una strada, sta a voi e ai padrini e le madrine aiutarli. E insegnargli a pregare. Fin da

bambini, imparino a pregare magari anche solo muovendo le mani. Gli servirà tutta la vita».

«Riflettiamo un po' sul fatto che questi bambini che voi portate adesso incominciano una strada, ma è a voi e ai padrini che spetta di aiutarli ad andare avanti su questa strada. Ci viene insegnato a pregare, da bambini: che imparino a pregare, come bambini, almeno a fare così con le mani, con i gesti», sono state le parole di papa Francesco. «Che imparino la preghiera, da bambini, perché la preghiera sarà quello che darà loro forza durante tutta la vita: nei momenti buoni, per ringraziare Dio, e nei momenti brutti, per trovare la forza. È la prima cosa che voi dovete insegnare: pregare. E pregare anche la Madonna, che è la Madre, è la nostra Madre.

Si dice che quando qualcuno è arrabbiato con il Signore, o si è allontanato, la Madonna è sempre vicina per fargli strada per poter tornare. È un detto. Il Signore sempre ci è vicino, ma la Madonna è la mamma, e la mamma è sempre più vicina del papà. Sempre. Perché? Perché è così. Le mamme sono così, e questo è grande. Che imparino ad essere cristiani».