Un artificiere della Polizia di Stato e' rimasto gravemente mutilato dall'esplosione di un ordigno rinvenuto davanti ad una libreria che fa riferimento a CasaPound. E' accaduto all'alba a Firenze, in via Leonardo da Vinci, non lontano dal centro storico. A notare l'involucro sospetto - per la presenza di alcuni fili - era stato un funzionario della Digos: l'ordigno era dotato di un timer, come hanno accertato i successivi rilievi della Scientifica, e probabilmente l'artificiere, prontamente intervenuto con una volante, e' stato investito dallo scoppio proprio nel momento in cui il timer concludeva la sua corsa. Ricoverato all'ospedale di Careggi e sottoposto ad un intervento chirurgico, ha perso un occhio e una mano. Evidente - per gli investigatori - la "natura politica" di quello che è da considerarsi un vero e proprio attentato, "in relazione all'obiettivo e alle caratteristiche del manufatto" collocato davanti alla libreria. "Si tratta del terzo attentato subito dalla libreria 'Il Bargello' nell'ultimo anno", ha rivelato il leader di CasaPound Italia, Gianluca Iannone. Il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, ha condannato l'accaduto, parlando di "episodio gravissimo" e "senza alcuna giustificazione. I colpevoli devono essere presto assicurati alla giustizia. Firenze è città di pace e non e' rappresentata da orrori di questo genere". "Si tratta di un atto che condanniamo con forza e che non possiamo non definire terroristico", ha ribadito Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd. "La storia del nostro Paese ci insegna - ha ricordato - che bisogna tenere sempre alta la guardia nei confronti di simili azioni".