Prosegue la guerra in Medioriente. Israele ha accelerato l’operazione su Gaza e nella serata di venerdì ha lanciato un’incursione nella Striscia, prima con pesanti bombardamenti, poi con incursioni di terra. Non si tratta però ancora della grande invasione di terra annunciata da giorni, come precisato dal portavoce delle Forze di Difesa israeliane Peter Lerner. Il tutto dopo che Gaza era stata isolata con il blocco dei cellulari e di Internet, oltre che delle forniture elettriche.

L’esercito israeliano, ha precisato il portavoce, sta facendo tutto il possibile per evitare perdite di civili, ma questa è «una guerra iniziata da Hamas». E proprio Hamas ha denunciato il «tentativo di Israele di penetrare coi carri armati nella Striscia». Poi in tarda notte il portavoce dell’organizzazione, Osama Hamdan, ha annunciato: «C’erano negoziati per arrivare a un’intesa» sul cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri, ma «dopo gli ultimi raid di Israele su Gaza non ci sono più colloqui».

Hamas: “Nessun negoziato dopo intensificazione raid Israele”

Ci sono stati colloqui e ci sono stati sforzi politici per raggiungere un accordo su un potenziale cessate il fuoco e scambio di prigionieri. Ma dopo che Israele ha intensificato i bombardamenti «non ci sono negoziati in corso». Lo ha detto ad Al Jazeera il portavoce di Hamas Osama Hamdan secondo cui gli israeliani «vogliono isolare Gaza dal mondo per commettere i loro crimini in profondo silenzio. Sono preoccupati per ciò che potrebbe accadere sul campo e stanno affrontando una resistenza molto forte».

Israele: «Nessun cessate il fuoco contro Hamas»

«Respingiamo apertamente lo spregevole appello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al cessate il fuoco. Israele intende eliminare Hamas proprio come il mondo ha affrontato i nazisti e l’Isis». Lo ha scritto su ‘X’ il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen.