Nuovo colpo alla ' ndrangheta in Emilia Romagna: la Polizia ha eseguito 16 arresti nei confronti di presunti appartenenti alle cosche che da tempo operano nella regione e che sono storicamente legate ai Grande Aracri di Cutro. Dei 16 arrestati 13 sono in carcere e 3 ai domiciliari. Il presidente del consiglio comunale di Piacenza, Giuseppe Caruso di Fratelli d’Italia, è tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi. Secondo gli investigatori, Caruso appartiene al gruppo capeggiato da Salvatore Grande Aracri, Francesco Grande Aracri e Paolo Grande Aracri, considerati ai vertici del clan mafioso attivo, in base al quadro accusatorio, nelle province di Reggio Emilia Parma e Piacenza e sottoposti a provvedimenti restrittivi.

Nessun legame con l’attuale ruolo politico nei fatti contestati a Giuseppe Caruso. Lo ha chiarito il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, al termine della conferenza stampa in Questura. In particolare, i fatti contestati a Caruso risalgono a quando lo stesso era dipendente dell’Agenzia delle Dogane di Piacenza, dunque, prima della sua elezione in Consiglio comunale avvenuta nel 2017. «Il coinvolgimento personale di Caruso - ha spiegato Amato - è anteriore rispetto all’impegno politico ma comunque deve essere affermato con assoluta chiarezza che non c’è nessuna spendita di un ruolo pubblico nel compimento di queste attività che noi riteniamo penalmente rilevanti». Secondo inquirenti ed investigatori Caruso avrebbe svolto un ruolo «importante» in attività che vedevano «questa associazione - ha concluso Amato - interessata ad un’azienda di riso che operava nel Mantovano».

Decisa la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «Auspichiamo che Caruso dimostri la sua totale estraneità in questa vergognosa vicenda. Finché non sarà chiarita la sua posizione, Giuseppe Caruso è sollevato da ogni incarico e non può essere più membro di Fratelli d'Italia».