“Il linguaggio degli ultimatum è inaccettabile per la Russia, non conviene. Non ci può parlare in questo modo alla Russia”, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la richiesta di Kiev per un ultimatum completo e duraturo di 30 giorni prima di dare inizio ai negoziati diretti sulla fine del conflitto. 

Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha intanto ha ribadito che l'Ucraina rimane pienamente impegnata negli sforzi di pace. Ma “secondo i dati del nostro comando militare, la Russia sta attualmente ignorando la nostra offerta di cessate il fuoco e continua ad attaccare lungo tutta la linea del fronte”. “Affinché la diplomazia sia efficace e dia una possibilità alla pace, è necessario” che tacciano le armi, ha aggiunto. “Per questo motivo, un cessate il fuoco completo, incondizionato e duraturo per almeno 30 giorni rimane fondamentale. Nei prossimi giorni coordineremo ulteriori sforzi di pace, nonché sanzioni e altre misure che potranno essere adottate se la Russia continuerà a respingere il cessate il fuoco e gli sforzi di pace”. 

Donald Trump si dice ottimista. Per il presidente Usa l'incontro di giovedì in Turchia tra Ucraina e Russia è "molto importante" e "penso che potranno uscirne cose buone". Lo stesso sta valutando la possibilità di recarsi giovedì a Istanbul. "Ci sto pensando veramente", ha detto il tycoon in partenza per il Golfo, dove visiterà Arabia Saudita, Qatar e Emirati Arabi.