Mosca non ha dubbi: l’attacco al ponte di Crimea che ha provocato almeno due morti è stato compiuto da droni navali ucraini con il sostegno dell’Occidente. Le esplosioni si sono verificate intorno alle 3 di mattina sul ponte di Kerch, la struttura che collega la Penisola al territorio russo, già colpita ad ottobre.

«Sappiamo bene quanto sia profondo il coordinamento del regime di Kiev e di Washington e di un certo numero di capitali europee, nonché della Nato (...)», è l’accusa del portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. Mentre la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova punta il dito contro i servizi segreti statunitensi e britannici, che appoggiando Kiev starebbero «gestendo una struttura terroristica statalizzata».

Poche ore dopo l’attacco la Russia ha annunciato la sospensione dell'accordo per l'esportazione di grano attraverso il Mar Nero dai porti ucraini, anche se il Cremlino ha sottolineato che le due questioni non sono legate. Peskov ha precisato che, «non appena la parte russa» degli accordi sarà soddisfatta, la Russia «tornerà immediatamente ad attuare questo accordo». ll portavoce del Cremlino si riferisce alla riconnessione della banca agricola russa, Rosselkhozbank, allo SWIFT, alla revoca delle sanzioni sui pezzi di ricambio per le macchine agricole, allo sblocco della logistica dei trasporti e delle assicurazioni, allo sblocco dei beni e alla ripresa del gasdotto per l'ammoniaca Togliatti-OdesSa, esploso il 5 giugno.

Queste aspirazioni russe sono contenute in un memorandum firmato tra la Russia e le Nazioni Unite, che Mosca considera vincolante per l'attuazione dell'accordo sui cereali, formalmente in vigore fino alla mezzanotte di oggi. L'iniziativa del Mar Nero è stata firmata dai rappresentanti di Russia, Turchia, Ucraina e Onu il 22 luglio 2022. Dal 18 marzo 2023 Mosca ha esteso l'accordo per 60 giorni, fino al 18 maggio, e poi fino al 17 luglio.

Erdogan: “Parlerò con Putin”

«Parlerò con Putin per Il rinnovo dell'accordo sul grano», assicura il presidente turco Erdogan, la cui mediazione fu essenziale un anno fa per giungere all'accordo che ha permesso in quest'anno il passaggio di 36 tonnellate di grano e fertilizzanti ucraini bloccati dalla guerra. «Ci impegniamo affinché il conflitto tra Russia e Ucraina non spiani la strada a ulteriori drammi», aggiunge.

Ferma condanna arriva dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che definisce quella della Russia una «cinica mossa». Mentre il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel lancia l’allarme: la decisione di Mosca «metterà in pericolo la sicurezza alimentare e l'accesso delle popolazioni di tutto il mondo alle forniture di cereali e fertilizzanti».