Il ministero della Difesa russo ha ordinato l’attacco in tutte le direzioni contro l’Ucraina, «in risposta al rifiuto di Kiev di negoziare». Lo ha reso noto un portavoce. «Più di 100.000 invasori sono sul nostro territorio». Lo denuncia Volodymyr Zelensky al terzo giorno dall’«operazione militare speciale» voluta da Vladimir Putin in Ucraina con l’invasione russa del Paese. «Ho parlato con il premier indiano Narendra Modi», twitta il presidente ucraino, spiegando di aver informato Modi della situazione, con l’Ucraina che «respinge l’aggressione russa». E aggiunge: «Più di 100.000 invasori sono sul nostro territorio. Aprono il fuoco in modo subdolo contro edifici residenziali». Zelensky ribadisce di aver chiesto «sostegno politico all’India in sede di Consiglio di Sicurezza» dopo che il gigante asiatico si è astenuto in occasione del voto sulla risoluzione che deplora l’invasione russa. «Fermiamo insieme l’aggressore», conclude il presidente ucraino. Il presidente russo, Vladimir Putin, «aveva ordinato ieri di sospendere le operazioni militari in Ucraina in attesa di negoziati» con le autorità di Kiev, che «però hanno rifiuto» di trattare. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmtri Peskov. Per questo, l’avanzata delle forze russe è ripresa oggi pomeriggio, ha aggiunto.

Mosca: "Le accuse della Nato infondate"

Le accuse alla Russia della Nato, che ha definito «un’aggressione» l’operazione militare in Ucraina, sono «infondate». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. «Nel contesto dell’incapacità dei Paesi della Nato di negoziare e della loro mancanza di volontà di rafforzare realmente la sicurezza in Europa sulla base del principio di una sicurezza uguale e indivisibile, consideriamo infondati i loro tentativi di accusarci di aggressione», ha detto Zakharova, in un riferimento alle conclusioni del vertice straordinario dell’Alleanza atlantica di ieri. «Prima di ritenere la Russia responsabile delle sue operazioni per demilitarizzare e denazificare l’Ucraina - ha sottolineato - le nazioni dell’Alleanza dovrebbero rispondere del loro avventurismo militare, come dell’inazione nell’incoraggiare il regime di Kiev a risolvere pacificamente il problema del Donbass».

Kiev sotto assedio

Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha riferito che 35 persone sono rimaste ferite a seguito degli scontri e delle sparatorie di questa notte nella capitale. Tra loro anche due bambini. Lo riporta la tv ucraina 5 Kanal. Il primo cittadino ha detto che al momento tutte le infrastrutture principali stanno funzionando, compreso il trasporto pubblico. Il servizio della metropolitana di Kiev ha smesso di funzionare e le stazioni sono usate solo come rifugi mentre si intensifica la battaglia per la città da parte delle forze russe, ha riferito il sindaco, sottolineando che «la metro è stata trasformata in rifugi. Non vengono effettuate corse al momento». «Abbiamo resistito e respinto con successo gli attacchi nemici. I combattimenti continuano. In molte città e distretti del nostro stato. Ma sappiamo cosa stiamo proteggendo: il Paese, la terra, il futuro dei bambini», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo videomessaggio indirizzato alla nazione pubblicato sul suo canale Telegram. La Russia afferma di aver messo fuori uso più di 800 infrastrutture militari ucraine. Le informazioni arrivano dal ministero della Difesa di Mosca, al terzo giorno dall’annuncio dell’ «operazione militare speciale» voluta da Vladimir Putin in Ucraina. Secondo il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, sono stati distrutti 14 basi aeree militari, 19 posti di comando, 24 sistemi di difesa aerea S-300 e 48 stazioni radar. Colpite, ha aggiunto, otto unità navali ucraine.

L'attacco nella notte

«Le unità delle forze armate russe hanno preso il pieno controllo della città di Melitopol - ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Maggiore Igor Konashenkov - I militari russi stanno adottando tutte le misure per garantire la sicurezza dei residenti locali e prevenire le provocazioni dei servizi speciali ucraini e dei nazionalisti». Nella notte l'offensiva delle forze russe contro la città di Kiev ha danneggiato un palazzo residenziale situato vicino all’aeroporto di Zhuliany, nell’area sud occidentale della capitale dell’Ucraina. L’immagine del palazzo distrutto, pubblicata anche in un tweet del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, mostra un palazzo sventrato da quello che è stato definito un attacco missilistico. L’amministrazione comunale di Kiev, inoltre, riferisce di un altro missile che sarebbe caduto sempre nella zona sud occidentale della città: l’obiettivo degli attacchi, stando al modus operandi messo in atto sinora dalle forze armate russe, potrebbe essere proprio l’aeroporto di Zhuliany. «L’Ucraina non solo restiste, ma sta vincendo». Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodomyr Zelensky, Mykhailo Podolyak. A Kiev e nel Sud del Paese, ha riferito, sono in corso combattimenti, la «l’esercito ucraino sta respingendo con successo gli assalti russi».

L'appello di Zelensky all'Ue

«È un momento cruciale per chiudere una volta per tutte l’annoso dibattito e decidere sull’adesione dell’Ucraina all’Ue». Lo scrive in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Ho parlato con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, di ulteriore assistenza concreta e della battaglia eroica degli ucraini per il loro futuro libero».