Sergio Staino è morto a 83 anni dopo una lunga malattia. Toscano di Scandicci, ha passato una vita a disegnare fumetti e non solo, raccontando la vita politica del Pci prima, del Pds, Ds e Pd e poi e più in generale della sinistra italiana. 

«Un abbraccio di commossa vicinanza alla famiglia e agli amici di Sergio Staino per la sua scomparsa. È stato un intellettuale che con l'ironia, l’intelligenza e la matita ha segnato un pezzo importante dell'immaginario della sinistra. Siamo tutte e tutti cresciuti con le sue vignette, i suoi personaggi, le sue battute fulminanti. Ci mancherà moltissimo e faremo in modo che nelle prossime settimane e prossimi mesi la comunità Democratica lo ricordi con il grande affetto che a lui ci lega. Ai suoi cari e alle persone che gli hanno voluto bene e hanno lavorato con lui vanno le nostre più sentite condoglianze». Lo afferma la segretaria del Pd, Elly Schlein.

Profondo il cordoglio della politica. «Volevo bene a Sergio Staino. Era non solo un grande artista ma anche una persona buona e profonda – scrive il leader di Azione, Carlo Calenda – Conservo questa vignetta nel mio ufficio. La fece dopo un duro scontro con una multinazionale su una crisi industriale. Ed è per me una medaglia». Nella vignetta una bimba chiede a Bobo, lo storico personaggio alter ego di Staino, se Calenda sia «della Cgil». «No, è bravo di suo», risponde Bobo. 

«La morte di Sergio Staino mi riempie il cuore di tristezza. Sergio è stato spesso un feroce critico e allo stesso tempo un affettuoso fratello maggiore – commenta il leader di Iv, Matteo Renzi – Ma per me è sempre stato soprattutto una persona vera con cui confrontarsi e discutere. Il mio messaggio di condoglianze più affettuoso a Bruna, ai figli Michele e Ilaria, a tutti quelli che gli hanno voluto bene». 

Per Piero Fassino Bobo era «interprete dei sentimenti, delle ansie, delle speranze del popolo della sinistra». «Grazie Sergio, ci mancherai, ma ti porteremo nel cuore», scrive l’esponente dem. 

«Ci lascia oggi un grande toscano, Sergio Staino nato a Piancastagnaio, anima di un talento senza pari – scrive il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Uomo straordinario che con le sue vignette ci ha coinvolto, divertito e fatto riflettere. Il babbo di “Bobo”, ex direttore de l'Unità riferimento insostituibile d'opinione per tutto il mondo progressista. Lascia un grande vuoto nel mondo della satira e in tutti noi». 

«Caro Sergio, che brutto scherzo che ci hai fatto: tu e Bobo per noi eravate immortali», afferma il sindaco di Firenze, Dario Nardella»

Lo ricorda anche il mondo della stampa, dopo gli anni a direttore de L’Unità. Per il direttore del Tg5, Clemente Mimun, Staino era «una gran bella persona», mentre il direttore del TGLa7, Enrico Mentana, lo ricorda come «mite e grande».