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Sparatoria in chiesa e scuola cattolica a Minneapolis
Terzo giorno di scuola, una chiesa gremita per la prima messa dell’anno e un ventenne vestito di nero che apre il fuoco con un fucile a pompa e una pistola. È questa la scena di terrore vissuta mercoledì mattina alla Annunciation Catholic School di Minneapolis, dove si è consumata l’ennesima strage in un istituto scolastico statunitense.
La dinamica
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore ha esploso numerosi colpi attraverso le vetrate della chiesa. Il bilancio è drammatico: due bambini, di 8 e 10 anni, sono morti sul colpo. Altre 17 persone, tra cui 14 minori di età compresa fra i 6 e i 14 anni, sono rimaste ferite. Sette di loro sono ricoverati in condizioni gravi.
Il giovane assalitore, identificato dal New York Post come Robin Westman, si è tolto la vita subito dopo l’attacco.
Le prime reazioni
Il capo della polizia di Minneapolis, Brian O’Hara, ha definito l’episodio «un atto di crudeltà e codardia incomprensibili». Le indagini dovranno chiarire le motivazioni che hanno spinto il killer a colpire.
Un video, pubblicato sui social e riconducibile a Westman, mostrerebbe frasi inquietanti scarabocchiate su riviste di armi: «uccidete Donald Trump» e «per i bambini».
Trump e Papa Leone XIV
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato telefonicamente con il governatore del Minnesota, Tim Walz, già candidato alla vicepresidenza con Kamala Harris. In precedenza, su Truth Social, aveva invitato a pregare per le vittime e i feriti.
Dal Vaticano è arrivato il cordoglio di Papa Leone XIV, che tramite un telegramma firmato dal cardinale Pietro Parolin ha espresso «profondo dolore» per la tragedia, assicurando preghiere per «i feriti, i soccorritori e l’intera comunità colpita».