Yom Kippur di sangue a Manchester. Nel giorno più solenne del calendario ebraico, questa mattina la sinagoga di Heaton Park, nel sobborgo di Crumpsall, è diventata teatro del terrore: un attacco con coltello classificato da Scotland Yard come attentato terroristico. Il bilancio è di tre morti: due membri della comunità ebraica e l’assalitore ucciso sul posto dagli agenti. Altre quattro persone sono rimaste gravemente ferite.

Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore sarebbe piombato con un’auto sulla folla riunita per celebrare lo Yom Kippur. L’assalitore sarebbe quindi sceso dalla vettura, scagliandosi contro i presenti con un coltello, e avrebbe poi tentato di accedere all’edificio brandendo l’arma, ma è stato fermato dagli agenti che lo hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco. La sua morte è stata confermata soltanto dopo l’intervento di una squadra di artificieri chiamata sul luogo dell’attacco perché indossava un giubbotto «che aveva l’aspetto di un ordigno esplosivo». «Si è sentito un forte rumore sulla scena mentre le risorse specialistiche entravano nel veicolo del sospettato a scopo precauzionale», ha precisato la polizia per spiegare la natura dell’esplosione controllata udita sul posto.

«Le indagini sono ora condotte dalla Polizia dell’Antiterrorismo», spiega il capo della polizia Stephen Watson. «Riteniamo che l’identità dell’autore sia stata accertata – si legge nella nota - ma finché non ne saremo certi, è prematuro fornire ulteriori dettagli. Inoltre, posso confermare che altre due persone sono state arrestate in relazione a questo incidente e che le indagini sono in corso».

Rientrato in anticipo dal vertice dei leader europei a Copenaghen, in Danimarca, il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza in tutte le sinagoghe della Gran Bretagna. «Ulteriori risorse di polizia saranno dispiegate nelle sinagoghe di tutto il Paese e faremo tutto il possibile per garantire la sicurezza della nostra comunità ebraica», ha dichiarato Starmer prima di presiedere un comitato di emergenza del governo al suo arrivo a Londra. «Sono inorridito dall’attacco a una sinagoga a Crumpsall», ha spiegato il primo ministro, aggiungendo che la coincidenza con lo Yom Kippur rende l’episodio «ancora più orribile».

«Mia moglie e io siamo rimasti profondamente scioccati e addolorati nell’apprendere del terribile attacco di Manchester, soprattutto in un giorno così significativo per la comunità ebraica», fa eco Re Carlo III. «I nostri pensieri e le nostre preghiere – si legge nella nota di Buckingham Palace - sono rivolti a tutti coloro che sono stati colpiti da questo terribile incidente e apprezziamo profondamente la rapidità d’intervento dei servizi di emergenza».

A condannare «con la massima fermezza» l’attacco è anche il titolare della Farnesina, Antonio Tajani che ha definito l’episodio «un gesto gravissimo diretto alla comunità ebraica nel giorno dello Yom Kippur». «Sono sotto attacco il popolo ebraico assieme a tutti noi, assieme al valore di libertà religiosa, ai principi di tolleranza e rispetto che sono alla base delle nostre democrazie», scrive il ministro in un post su X, esortando a «non dimenticare le atrocità di un recente passato. Insieme dobbiamo difendere la pace e la libertà». Da Parigi il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso vicinanza e solidarietà alla comunità ebraica di Manchester e al popolo britannico. «In questo Yom Kippur – scrive il capo dell’Eliseo su X - riaffermiamo fermamente che la lotta contro l’antisemitismo è la nostra lotta e la porteremo avanti senza sosta».