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GUERRA ISRAELE - HAMAS ESERCITO ISRAELIANO SOLDATO SOLDATI MILITARE MILITARI ISRAELIANO ISRAELIANI
Hamas sta ancora valutando, insieme ad altre fazioni palestinesi, il piano di pace proposto dal presidente Usa Donald Trump. Secondo fonti citate da Al-Arabiya, il movimento islamista chiede garanzie precise sull’impegno di Israele al cessate il fuoco e vuole che il rilascio degli ostaggi sia collegato a un calendario certo per il ritiro delle forze israeliane da Gaza. Le fazioni temono infatti un “nuovo scenario libanese”, ovvero una ritirata incompleta o solo temporanea, e per questo sollecitano un quadro negoziale più vincolante.
Arresti a Berlino: Hamas nega legami
Parallelamente, in Germania tre uomini – due libanesi e un siriano, due con doppia cittadinanza tedesca – sono stati arrestati a Berlino con l’accusa di aver procurato armi e munizioni per Hamas a partire dall’estate scorsa. Secondo la Procura federale di Karlsruhe, le armi erano destinate ad attentati contro istituzioni israeliane o ebraiche in Germania. I tre compariranno oggi davanti al giudice istruttore della Corte federale di giustizia. Hamas ha però negato qualsiasi coinvolgimento, definendo le accuse «infondate» e accusando le autorità tedesche di voler «macchiare la reputazione del movimento e minare la solidarietà del popolo tedesco verso i palestinesi».
Il ministro dell’Interno Alexander Dobrindt ha parlato di «minaccia concreta», ricordando che negli ultimi mesi era noto il rischio di possibili attentati senza che fosse chiaro contro quali obiettivi. Non è la prima operazione contro presunti membri di Hamas: nel dicembre 2023 erano stati arrestati quattro uomini, oggi sotto processo a Berlino, e in quell’occasione erano stati scoperti depositi di armi in vari Paesi europei.
Dopo gli ultimi arresti, il deputato della CDU Alexander Throm ha rilanciato l’idea di revocare la cittadinanza tedesca ai doppi cittadini coinvolti in attività terroristiche anche in patria, misura oggi limitata ai combattenti all’estero.