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L'orso M90 è stato abbattuto nel pomeriggio di oggi da una squadra del Corpo forestale trentino entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole. L'esemplare, ritenuto pericoloso, è stato identificato mediante l'osservazione del radiocollare e delle marche auricolari.
In mattinata il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti aveva firmato il decreto di prelievo del plantigrado tramite abbattimento. Secondo gli esperti della Provincia, l'orso “più volte aveva seguito intenzionalmente le persone”. L'episodio che ha portato alla firma del decreto di abbattimento risale al 28 gennaio scorso quando l'orso aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana sempre in Val di Sole. Come riferisce la Provincia Autonoma di Trento, “l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) aveva confermato la necessità di rimuovere M90 al più presto”.
Ma per gli animalisti “si tratta di una vera e propria esecuzione e i tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e notizia di esecuzione della condanna ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l'uccisione, le carabine erano già fumanti”, come dice Massimo Vitturi, responsabile area selvatici della Lega Anti Vivisezione (Lav). Il plantigrado abbattuto aveva tre anni ed era da poco indipendente dalla madre. “Ci è stato impedito di difendere M90 ricorrendo al Tar contro la sua condanna a morte ma non ci fermeremo di fronte agli ammazzaselvatici - ha aggiunto Vitturi -. Oggi è il giorno del dolore ma siamo già al lavoro per ottenere giustizia per M90 e tutti gli altri orsi casualmente trovati morti dopo le condanne di uccisione”.
Sabato 10 febbraio con inizio alle ore 14 si terrà a Trento una manifestazione nazionale. Al corteo, come informano gli organizzatori di 'StopCasteller', saranno presenti esponenti di Lav, Lac, Lndc Animal Protection, Animal Liberaction, Ribellione Animale e Bearsandothers.