La partita del secolo, Gianni Rivera, il trionfo del 1982, il contropiede di Del Piero, Balotelli che diventa statua di marmo. Il passato di Germania-Italia è tutto colorato d’azzurro, racchiuso in immagini da cartolina che tutti gli amanti del calcio hanno bene impresse in mente. Stasera però si riparte da zero, tutto quel che è successo prima delle 21 non conta nulla. I campioni del mondo in carica, tra le squadre favorite per il trionfo a Euro 2016, nei quarti di finale dovranno vedersela con l’Italia, la loro bestia nera.I proclami di vittoria dei tedeschi, pervenuti puntuali in questi giorni di vigilia, avranno "incattivito" gli azzurri? Chissà. Di sicuro per i ragazzi di Conte, con l’entusiasmo a mille dopo aver fatto fuori la Spagna, questa è un’altra vetta altissima da scalare.Contro la Slovacchia, nell’ultima gara vinta agevolmente dai tedeschi, Loew ha schierato soltanto una versione delle sue Germanie. Il ct che ha portato la sua nazionale in cima al mondo nel 2014 non ha uno schema fisso in testa: consapevole del talento di tanti suoi uomini e della loro adattabilità, ama variare modulo non solo in base alle proprie possibilità, ma anche in base all’avversario. Sarà così anche contro l’Italia?Lo vedremo soltanto stasera. Di sicuro però questo camaleontismo è un punto di forza della Germania, non certo di debolezza. L’obiettivo primario rimane quello di imporre il proprio gioco, non certo quello di lasciarlo in mano all’avversario.I punti di forza? Indubbiamente il portiere Neuer, uno dei migliori interpreti del suo ruolo (che insieme a Buffon è ancora imbattuto), oltre che la coppia centrale formata da Boateng e Hummels. Muscoli e rapidità, oltre che intelligenza tattica. E poi gli assi dell’attacco: Muller, Ozil e Draxler sono i campioni che, purtroppo all’Italia mancano. Se si osservano i flussi di passaggio nell’ultima partita, si comprende come sia fondamentale per la Germania la presenza in campo di Kroos. È lui il giocatore chiave per Loew, è lui l’uomo dai piedi buoni dal quale, inevitabilmente, passano tutte le azioni più pericolose dei tedeschi. Protetto e supportato poi da Khedira, altro giocatore al quale difficilmente la Germania può rinunciare. Se invece cerchiamo qualche falla nell’impianto tattico, cerchiamola sulle corsie esterne. Hector, il terzino sinistro, è uno dei giocatori che contro la Slovacchia ha toccato più palloni. Bravo a difendere ma anche a spingere, un supporto in più per il centrocampo. A destra invece, sia Kimmich che Howedes non sono esterni puri, ma calciatori adattati in quel ruolo. Anche per questo le azioni della Germania difficilmente partono da quella zona del campo. Mario Gomez, il centravanti che ha deluso in Italia con la Fiorentina, dovrebbe infine essere il perno dell’attacco. Il gigante tedesco ha convinto Loew, il padrone dell’area di rigore dovrebbe essere lui. Tanto più che fin qui ha già segnato due gol, raggiungendo a quota 5 Klinsmann e diventando così il miglior marcatore tedesco nella storia degli Europei.Niente male. I difensori italiani, però, lo conoscono benissimo e non è da escludere che alla fine Loew possa, a sorpresa, tenerlo fuori, schierando un altro giocatore dall’incredibile talento ma di difficile collocazione tattica come Mario Goetze.Quali potrebbero essere dunque le contromosse di Conte? Il ct azzurro, che non ha certo bisogno di consigli, punterà prima di tutto - come ha fatto finora - sulla grinta, la determinazione, l’attaccamento alla maglia di questi ragazzi che, grazie anche a lui, sono diventati un gruppo unito. Evento che, specie nel calcio, non sempre si verifica. Poi però verrà la tattica, indipendentemente dalla presenza o meno in campo di De Rossi, che lo staff medico della nazionale spera di recuperare in extremis. Per limitare le avanzate sulla corsia sinistra di Hector, Conte probabilmente chiederà a Florenzi un grande sacrificio, un lavoro continuo da stantuffo sulla sua corsia. Il tedesco, insomma, dovrà guardarsi anche le spalle dall’intraprendenza del romanista. Eder, altro giocatore dotato di grande spirito di sacrificio, oltre che di tecnica, sarà al fianco di Pellè e nello stesso tempo proverà a mettere in crisi la Germania sul suo lato destro. Kimmich (o Howedes) potrebbero soffrire la sua velocità e la sua abilità nel dribbling. Missione importante sarà poi non lasciare troppo spazio a Kroos, ragion per cui è lecito attendersi una stretta marcatura da parte di Sturaro (titolare in caso di forfait di De Rossi con Parolo in regia) proprio come avvenuto con Iniesta contro la Spagna. E poi ci sarà da blindare la porta. Muller, Ozil e Draxler, probabili titolari questa sera, sono giocatori che non danno troppi punti di riferimento. Sono sempre pronti a trovare lo spazio giusto per ricevere il passaggio e puntare la porta. Fondamentale sarà dunque per il trio difensivo azzurro giocare con la massima concentrazione, mantenendo sempre corta la distanza con il centrocampo. Più facile a dirsi che a farsi, vero?Fino a qualche anno fa Germania-Italia era anche la sfida tra la forza fisica, l’organizzazione tattica e il talento puro dei campioni azzurri, la loro imprevedibilità. Oggi i ruoli, se vogliamo, si sono capovolti, ma quel che conta nel calcio è sempre il risultato. E stasera, attorno alle 23, sapremo se l’Italia avrà saputo giocare bene le sue carte.