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Cinquemila banconote per un valore di circa quattro miliardi di rubli, l'equivalente di 43 milioni di euro, lingotti d'oro, armi, documenti e passaporti falsi di Prigozhin. È questo il "tesoretto" ritrovato all’interno di un van a San Pietroburgo, nel cortile di un hotel che si ritiene sia la base del fondatore della compagnia Wagner, secondo quanto riporta il portale di inchiesta russo Fontanka.
Il furgone sarebbe stato controllato dalle forze di sicurezza russe per verificare la presenza di esplosivo al suo interno, ma una volta aperto sono state trovate le scatole piene di denaro. In un messaggio audio pubblicato ieri sera su Telegram lo stesso Prigozhin avrebbe confermato il ritrovamento spiegando che si trattava di denaro «destinato al pagamento degli stipendi», perché il suo esercito privato «ha sempre utilizzato contanti per tutti i pagamenti».
Intanto resta un mistero il destino del leader della Wagner. Non sono chiari i contorni del presunto “esilio" in Bielorussia grazie al quale Prigozhin avrebbe ottenuto in cambio la sicurezza personale e dei suoi uomini. Secondo l'ex capo dell'ufficio di corrispondenza della Cnn a Mosca, Jill Dougherty, pl presidente russo Vladimir Putin «non perdona i traditori» ed è possibile che il capo del gruppo paramilitare Wagner «venga ucciso in Bielorussia».