Quattro ostaggi israeliani sono stati liberati dall'esercito israeliano in un blitz condotto dall'Idf nel centro della Striscia di Gaza, riferisce il Times of Israel. Si tratta di Noa Argamani, Almog Meir Jan, Andrey Kozlov e Shlomi Ziv,  rapiti da Hamas il 7 ottobre mentre partecipavano al festival musicale Supernova vicino alla comunità meridionale di Reim.

Le forze speciali hanno fatto irruzione simultaneamente in due siti di Hamas a Nuseirat. Meir Jan, Kozlov e Ziv erano tutti insieme in un nascondiglio. Gli ostaggi sono tutti in buone condizioni, secondo le prime valutazioni mediche. Sono stati portati all'ospedale di Tel Hashomer per ulteriori valutazioni Nel corso dell'operazione, nella zona sono stati effettuati pesanti attacchi aerei contro i siti di Hamas e a sostegno delle truppe di terra. Le autorità sanitarie di Hamas hanno riferito di un "gran numero" di vittime.

Chi sono i quattro ostaggi liberati

Noa Argamani, 25 anni, era diventata uno dei volti simbolo del 7 ottobre  dopo la diffusione del video in cui veniva portata via da Hamas sul sellino posteriore di una motocicletta, strappata dalle mani del fidanzato. Una clip di dieci secondi in cui si vede la ragazza in lacrime. La mamma di Noa è paziente oncologica, con un tumore al cervello. Il suo più grande desiderio in questi mesi è stato quello di vivere abbastanza per rivedere la figlia a casa.

Almog Meir Jan, 21 anni, aveva finito il servizio militare tre mesi prima della sua cattura. Anche lui è stato prelevato dalla festa.

Andrey Kozlov, 27 anni, lavorava come guardia di sicurezza al rave quando è stato catturato. E' un nuovo immigrato in Israele, dove era arrivato da circa un anno e mezzo fa. Shlomi Ziv, 40 anni, come Kozlov lavorava alla sicurezza della festa nel deserto. Era andato alla Supernova con, Aviv Eliyahu, un parente di sua moglie, e Jake Marlowe, un amico, entrambi uccisi nel raid di Hamas.

Gantz annulla il discorso di stasera

Dopo la notizia della liberazione dei quattro ostaggi, il ministro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, ha annullato il discorso di questa sera, durante il quale, secondo ogni previsione, avrebbe annunciato il ritiro del sostegno del suo partito al governo di Benjamin Netanyahu.

Noa, l’abbraccio con il padre e la telefonata con Netanyahu e Hoerzog

Un video postato sui social mostra Noa Argamani che riabbraccia il padre sull'autobus che la portava all'ospedale di Tel Hashomer subito dopo essere stata liberata. "Non ti abbiamo dato per persa neanche per un momento. Non so se tu lo credevi, ma noi lo credevamo e sono felice che sia successo", ha detto Benjamin Netanyahu nella telefonata con la 25enne diventata il simbolo degli attacchi del 7 ottobre. "Rimettiti con la tua famiglia, e abbraccia anche tua madre", ha aggiunto il premier israeliano parlando con la ragazza che si è detta "molto emozionata" di parlare in ebraico di nuovo. "In ebraico ed a casa questo è importante", ha aggiunto Netanyahu. Anche il presidente Isasc Herzog ha parlato con Noa dicendole che "l'abbraccia a nome di tutta la nazione di Israele".